Quattro volte alle Poste, pensionato invalido sfinito
Uno spreco di tempo e di energie non comprensibile: che sia stata la sua incapacità a spiegarsi nelle tre precedenti occasioni, come ha sostenuto la, peraltro gentile, direttrice delle Poste di Riva o che sia stata la presenza del giornalista che scrive accanto a Briani a smuovere i funzionari, il fatto è che al quarto tentativo è riuscito a ottenere l'addebito continuativo del canone di affitto sulla sua carta di inclusione
ALTO GARDA. La dura vita delle pensionate e dei pensionati alle prese con la burocrazia e la digitalizzazione. Emblematico, per tanti casi simili, quanto successo a Giorgio Briani, 73 anni, architetto in pensione, rivano, residente a Nago, invalido dopo un incidente avvenuto nel 1997 a causa del quale cammina con molta difficoltà.
Briani si è dovuto recare quattro volte alle Poste, una a Torbole e tre a Riva, per riuscire a fare addebitare il pagamento del suo affitto sulla carta di inclusione (Adi, assegno di inclusione). Alla quarta, dopo 45 minuti di attesa, ci è riuscito.
Uno spreco di tempo e di energie non comprensibile: che sia stata la sua incapacità a spiegarsi nelle tre precedenti occasioni, come ha sostenuto la, peraltro gentile, direttrice delle Poste di Riva (ma Briani si fa capire benissimo) o che sia stata la presenza del giornalista che scrive accanto a Briani a smuovere i funzionari, il fatto è che al quarto tentativo Briani è riuscito a ottenere l'addebito continuativo del canone di affitto sulla sua carta di inclusione.
«Per me è davvero complicato muovermi - ha spiegato Briani - e mi sembra assurdo che abbia dovuto recarmi alle Poste quattro volte per ottenere quello che avevo diritto di ottenere. La settimana scorsa ho avuto anche un colloquio con il difensore civico su un altro grave problema, e mi ha dato ragione pur non essendo quello il suo ambito di competenza, e ho inviato un paio di messaggi anche un dirigente Inps: disabili e anziani che possono non avere la forza fisica di spostarsi per acquistare beni di consumo, ma potrebbero farlo comodamente da casa propria via internet. Operazioni che richiedono la possibilità di trasferire denaro per via telematica. L'Adi non lo consente. Ci sono regolamenti Adi vessatori e penalizzanti per le persone anziane o con diabilità».