La denuncia

Arco, il parcheggio al cimitero ormai sembra un'area camper

Ultimamente sono sempre di più i posti occupati dai mezzi dei turisti, Stefania Bresciani protesta: «Quello spazio dovrebbe essere prima di tutto destinato a quanti si recano al camposanto per far visita ai propri familiari. Trovare un posto auto diventa difficile, servono più rispetto e più controlli»

ARCO - Il parcheggio del cimitero di Arco dovrebbe essere prima di tutto destinato a quanti si recano al camposanto per far visita ai propri familiari che lì riposano e in seconda battuta a chi vive da quelle parti.

Da tempo, ma sempre più spesso, invece l'area assume l'aspetto di un'area camper. «Perdere una persona cara è sempre un'esperienza dolorosa e intima. Visitare il cimitero dovrebbe rappresentare un momento di raccoglimento, di memoria, di cura verso i nostri defunti». Lo scrive Stefania Bresciani che fa spesso visita al cimitero di Arco.

«Purtroppo al cimitero di Arco, e in particolare presso il parcheggio piccolo adiacente, questa esperienza viene spesso disturbata da una situazione spiacevole e, per certi versi, imbarazzante.

Chi si reca al cimitero per un momento di silenzio e riflessione si trova spesso a cercare parcheggio tra camper e veicoli omologati come tali, occupati da persone che, in pieno giorno, fanno colazione, pranzo o cena, oppure svolgono le loro pratiche igieniche, come se si trovassero in un'area di sosta. Alcuni si stanno appena svegliando, altri sono seduti al tavolo, intenti a lavarsi o a preparare da mangiare.

Tutto ciò crea disagio, imbarazzo e trasmette una forte sensazione di mancanza di rispetto verso un luogo che dovrebbe essere dedicato alla memoria e alla discrezione.Il cimitero è anche un luogo di incontro tra persone che condividono il ricordo e il dolore, e che spesso si danno forza a vicenda.

Ma questa atmosfera si perde se chi arriva non riesce nemmeno a trovare parcheggio, oppure è costretto a lasciar l'auto nel parcheggio grande, molto più distante e difficilmente accessibile, soprattutto per le persone anziane o con difficoltà motorie. Io stessa mi reco al cimitero ogni giorno, e vivo direttamente questo disagio.

Chiedo quindi alle autorità competenti di intervenire con un controllo più attento della situazione e con misure che restituiscano dignità al luogo: regolando la sosta prolungata dei camper; installando eventuali divieti o limitazioni temporali; rendendo più accessibile il parcheggio piccolo a chi effettivamente si reca al cimitero.

È una questione di rispetto, per i vivi e per i morti. Un piccolo intervento può restituire a tanti cittadini un momento di serenità e raccoglimento che oggi spesso compromesso». D. P.

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