Riva, l’idea di un «caffè letterario» nel nuovo Parco della Libertà
Il progetto «Ettaro Verde» finanziato coi soldi del Pnrr sta arrivando a conclusione. Fine lavori il 5 giugno ma l’apertura del parcheggio è prevista per la metà del mese. Per la gestione del nuovo «punto ristoro» la società Apm lancia la sua proposta: «Vorremmo creare un angolo di relax e cultura. Ne discuteremo con la nuova amministrazione»
ELEZIONI A Riva del Garda si cambia: in Comune torna il centrosinistra
RIVA DEL GARDA - Ormai non ci sono più dubbi, semplicemente perché il tempo è scaduto. Spetterà alla nuova amministrazione comunale inaugurare una delle opere più contestate degli ultimi cinque anni, quasi alla pari della Ciclovia del Garda e della variante 13-bis: il ribattezzato «Ettaro Verde», di fatto il nuovo Parco della Libertà sorto nell'area dell'ex cimitero tra via Riccamboni e via Galas.
E il taglio del nastro della nuova infrastruttura fortemente voluta dall'amministrazione uscente Santi e finanziata in gran parte coi fondi del Pnrr (il piano nazionale post Covid di ripresa e resilienza) rischia in un certo senso di diventare motivo d'"imbarazzo" e sicuramente di curiosità, dato che il centrosinistra autonomista in questi cinque anni ha sempre contestato con forza l'opera e la decisione di investire in questa direzione tante risorse, anche comunali.
Il termine lavori è previsto per il 5 giugno ma dopo quella data l'impresa che ha vinto l'appalto (la Ediltione) avrà ancora 15 giorni di tempo per le finiture e i lavori di completamento.
Il parcheggio interrato da 215 posti auto su un unico livello interrato, non aprirà i battenti prima di metà giugno e la struttura che fungerà da «punto ristoro» nella parte ovest del compendio (142 metri quadrati coperti a ridosso della fermata di Trentino Trasporti, lungo via Riccamboni) non sarà operativa prima dell'autunno prossimo.
Nel frattempo la nuova amministrazione comunale e la società «Apm» dovranno capire cosa farne e chi lo gestirà, se la stessa società in house di Palazzo Pretorio o se sarà necessario o conveniente indire un appalto pubblico.
Un'idea di utilizzo la società oggi guidata dall'amministratore unico Marco Torboli ce l'ha: proporre un «caffè letterario» dove gli utenti del parco e del parcheggio, le mamme che portano i bambini a giocare ma anche docenti e genitori delle scuole vicine, possono rilassarsi consultando e leggendo qualche buon libro.
«È un'idea che abbiamo condiviso con la sindaca uscente Cristina Santi - afferma l'amministratore di Apm Marco Torboli - Ovvio che andrà sottoposta e soprattutto condivisa anche con la nuova amministrazione. Non si vuole creare qualcosa di concorrenziale con i bar vicini bensì di completamento rispetto alla proposta complessiva. Un caffè letterario ci sembra una buona idea, sulla falsariga di quanto già avviene in tante altre realtà italiane e del nord Europa».
Proprio l'altro giorno, a poche ore dal voto, la sindaca Santi, l'amministratore di Apm, l'assessore Matteotti e il tecnico comunale Marco Bertolini hanno effettuato un sopralluogo alla struttura e la prima prova in assoluto di accesso al parcheggio. E tutto è filato liscio.