La tragedia

Fatta l’autopsia per capire le cause della morte di Zoe Anne Guaiti e del piccolo Otis

I tempi per i primi responsi non saranno brevi, così come si attendono anche i risultati delle altre analisi già avviate dall'Apss. La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo

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TRENTO. Si è svolta ieri, venerdì 9 maggio, alle 9.30 al S.Chiara, l'autopsia che dovrebbe fornire qualche elemento utile a comprendere le cause della tragica morte di Zoe Anne Guaiti e del piccolo Otis che teneva in grembo. Si tratta di un'autopsia giudiziaria, non solo medica come quella disposta in un primo momento dall'Azienda sanitaria dopo l'improvviso decesso della mamma 39enne nella notte tra domenica e lunedì.

Qui la donna era giunta in elicottero da Bolognano dopo che era stata visitata dal personale sanitario di «Trentino Emergenza» in abitazione perché aveva febbre molto alta e forti dolori addominali. In quel momento il cuore del piccolo Otis batteva ancora, ma quando l'elicottero è atterrato a Trento il battito non c'era più. Dopo il parto indotto la situazione, già tragica, è precipitata.

Zoe è andata incontro a uno shock settico che in pochissimo tempo l'ha portata all'arresto cardiaco nonostante i tentativi rianimatori. L'autopsia è stata curata dal dottor Dario Raniero, dell'Istituto di medicina legale di Verona, al quale la Procura della Repubblica di Trento ha affidato il delicato incarico. Ma Raniero non era da solo. La famiglia di Zoe ha infatti incaricato un proprio consulente tecnico (attraverso la legale di fiducia, la penalista trentina Luna Fiorentina Panteca) che assisterà all'esame autoptico curando quindi gli interessi della parte lesa.

I tempi per i primi responsi non saranno brevi, così come si attendono anche i risultati delle altre analisi già avviate dall'Apss. La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.

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