Criminalità

Riva del Garda, truffa a due anziani sventata dal loro vicino di casa

Prima uno si è presentato alla porta dell'abitazione adducendo la storia del figlio che, al momento in Tribunale dopo aver causato un incidente stradale in cui una bambina era stata travolta in strada e si trovava in ospedale in gravissime condizioni, necessitava di una somma in contanti per potere tornare libero

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di Claudio Chiarani

RIVA DEL GARDA. Il tentativo di truffa ai danni di due persone anziane, stavolta, non è andato a buon fine in quel di Riva del Garda. Il giorno dopo in cui i carabinieri, quelli veri in Val Rendena hanno assicurato alla giustizia i due falsi che avevano tentato di circuire un signore con la falsa storia del figlio coinvolto in un incidente prima e con la finta storia della rapina in una gioielleria, altri due ci hanno provato ai danni di marito e moglie, anziani ma non proprio sprovveduti.

Prima uno si è presentato alla porta dell'abitazione (siamo in una via periferica della città ma non troppo) adducendo la storia del figlio che, al momento in Tribunale dopo aver causato un incidente stradale in cui una bambina era stata travolta in strada e si trovava in ospedale in gravissime condizioni, necessitava di una somma in contanti per potere tornare libero.

Il marito, rimasto visibilmente sconvolto dall'apprendere la notizia chiama la moglie che si trova in città per fare la spesa, dà il suo numero di cellulare e così un altro malvivente tenta di convincere anche lei fornendo nome e cognome del figlio, risultati poi pure sbagliati ma simili e cos'era successo.

Poi in un secondo tempo un sedicente "avvocato" chiama al telefono fisso il marito dando una sequela di numeri di ipotetici "codici di sblocco" che servono in Tribunale a lui per far rilasciare il figlio.

Così, con due linee occupate i malviventi sono pronti a colpire. Intanto il marito aveva anche recuperato i pochi gioielli della moglie che, non avendo contanti in casa sarebbero dovuti servire al carabiniere che si era presentato in casa. A questo punto la signora scorgendo un vicino di casa gli chiede disperata se gli può dare una mano, il quale, subdorando la truffa si fa passare al telefono fisso di casa il sedicente avvocato chiedendogli ulteriori informazioni.

Capita subito l'antifona, chiamando nel frattempo il figlio che, al lavoro, tiene il cellulare spento ma, visto le insistenze delle chiamate della madre poi risponde rassicurando di non aver avuto nessun incidente tutto, tra la capibile agitazione del momento creata dai falsi carabinieri e dal falso avvocato torna, infine, la calma chiudendo la conversazione telefonica.

Attenzione, dunque, a chiunque si presenti in casa o al telefono dicendo di essere l'avvocato (in questo caso come avvocato del Tribunale incaricato di assistere il figlio reo del falso, ovviamente, incidente) di vostro figlio o vostra figlia, moglie o marito che sia e di chiunque si presenti in casa (il finto carabiniere era in divisa) a chiedere denaro, oro, gioielli se non avete contati per dover sbloccare il fermo in Tribunale.

Su consiglio dei carabinieri dopo aver denunciato il tentativo di truffa, dite loro che avete bisogno di tempo per trovare la somma o cercare gli ori, avvisate i carabinieri "veri" e dategli il tempo di appostarsi sotto casa vostra per fermare i malviventi sul fatto.

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