Alto Garda

Bike Festival: attesi 80 mila visitatori, «ma poco l'indotto nei negozi di bici e accessori»

La grande kermesse, da oggi, primo maggio a domenica, attirerà in fascia lago grandi folle e il trasloco dall'ex Cattoi all'area sportiva della Benacense piace. Ma fra gli operatori c'è un certo malcontento perché sarebbero limitate le ricadute economiche sulle attività commerciali locali, visto che il festival racchiude in sé tutto ciò che serve

di Nicola Guarnieri

RIVA DEL GARDA - È un evento da 31 anni in qua ma, a detta di chi si occupa di biciclette tutti i giorni di tutto l'anno, non porta «business» ai negozi e ai centri servizi dedicati alle due ruote. Il Bike Festival, da oggi, primo maggio a domenica, attirerà in fascia lago, parola del presidente dell'Apt Silvio Rigatti, circa 80mila persone. Ma, dicono coloro che vivono ai margini della festa, non porteranno «pecunia» alle attività commerciali visto che il festival racchiude in sé tutto quello che serve. Il timore, tra l'altro, è che la manifestazione sia destinata ad esaurirsi. 

«Purtroppo molte grosse marche non ci sono, non hanno stand. Vuoi per i costi da sostenere, vuoi perché alcune aziende sono fallite ma, di fatto, ci saranno meno espositori degli anni passati».

Il «sentiment», in realtà, cambia da posto a posto ma su un punto c'è uniformità: «Non porta soldi a noi ma va bene che ci sia perché promuove comunque il territorio». La location ex Cattoi, stavolta, è stata cassata e il teatro si è spostato di trecento metri verso Torbole

«Cambia poco - commenta Angelo di "Angel Bike" in viale Damiano Chiesa - Possono farlo ovunque tanto è una fiera e contiene tutto quello che serve. Da noi non arriva nessuno, dentro gli spazi hanno gli stand di vendita e di noleggio, sono autosufficienti. Per questo potrebbero benissimo ospitarlo alla Baltera.

Tanto più che gli stessi espositori, rispetto al passato, sono diminuiti». Anche Stefano del «Lab bike Wellness» di viale Rovereto allarga le braccia. «Parlano di 80mila presenze? Per la legge dei grandi numeri se mi entrasse in negozio lo 0,5% dei visitatori del Festival farei i soldi. So che quest'anno ci sono difficoltà perché sono calati gli espositori ma, rispetto a quello che sento, se spostassero l'evento alla Baltera sarebbe sbagliato, vorrebbe dire condannarlo a chiusura certa. Però a noi, ma anche ai locali pubblici, porta poco perché è una fiera autosufficiente».

La pensa diversamente Carlo del «Garda Bike Shop», sempre in viale Rovereto. «É un evento di richiamo ed è un valore aggiunto. Non poterà clienti in maniera diretta ma almeno promuove il territorio.

Perché l'Alto Garda deve vivere anche in altri mesi, non solo adesso. Tantopiù che il Festival l'hanno inventato i tedeschi e ci è capitato per caso. Quest'anno sono meno ma non possiamo perdere questa iniziativa. E, soprattutto, va organizzata in fascia lago e non alla Baltera visto che dobbiamo promuovere l'outdoor».

I commercianti, insomma, vorrebbero essere coinvolti maggiormente ma, diciamolo chiaro, non sono affatto conto il Bike Festival anche se i dubbi sul futuro sembrano insinuarsi nel chiacchiericcio da bar.

«In futuro si andrà avanti e sarà sempre meglio. - taglia corto il presidente dell'Apt Silvio Rigatti - Siamo molto contenti di come sta nascendo quest'edizione numero 31. Tra l'altro ci sono già qui tanti giornalisti specializzati che stanno provando le nuove bici che saranno lanciate sul mercato». 

Il trasloco dall'ex Cattoi all'area sportiva della Benacense, tra l'altro, piace.

«É la migliore posizione di sempre. Anche in caso di pioggia andrà tutto bene perché non si rischiamo megapozzanghere o, se c'è asciutto, polverone».

Qualcuno lamenta la diminuzione degli stand. «Come espositori siamo a 200, l'anno scorso erano 220. Ma è stata una scelta nostra. Per quest'anno non abbiamo voluto sfruttare il campo di calcio della Benacense ma lo faremo sicuramente in futuro. Comunque ci sono previsioni straordinarie sugli arrivi e, ovviamente, distribuiremo a tutti gli avventori il disciplinare del ciclista da rispettare assolutamente.

Perché sarà anche in bici ma non puoi andare dove vuoi. Penso al monte Brione che sarà presidiato con i ciclisti che ci possono andare ma solo lungo i percorsi segnati: se vengono beccati fuori dal sentiero saranno sanzionati».

comments powered by Disqus