Riva / L’intervista

Itea rivana, la presidente Gerosa: «Bollette pazze, noi a posto. La colpa è dei prezzi alle stelle»

La replica alle proteste di Francesca Gerosa: «Quello dei rincari è un fenomeno estremamente diffuso e non solo negli stabili dove c’è Itea, si estende oltre il Trentino. L’aumento della materia prima in inverno è stato determinante e consistente»

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RIVA DEL GARDA. Bollette stratosferiche, fuori controllo, impossibili da pagare. Al condominio Archimede di Itea a Riva del Garda stanno arrivando conti salatissimi, da 800 euro al mese ma anche 1000 e perfino 1.300 euro, sono le bollette del riscaldamento, acqua calda e spese condominiali. Un paio di casi di cui si è scritto, solo a titolo di esempio, si è passati da 260 euro a 820 in un caso e da 190 a 410 in un altro.

È gente che vive di una pensione o di invalidità o di un lavoro normale e non riesce a fare fronte a questa esplosione di costi. L'Adige ne aveva già scritto nelle scorse settimane. Poi ha inviato anche alcune domande alla presidente di Itea (Istituto trentino di edilizia abitativa) Francesca Gerosa, che ha risposto per iscritto. Al condominio Archimede vivono circa 60 famiglie. L'Adige ne aveva trattato in un paio di articoli: il problema è che arrivano loro bollette per il riscaldamento e acqua calda fuori da ogni logica; ci sono pensionate che per i prossimi dieci mesi e per ogni mese dovrebbero pagare più della pensione che prendono; ci sono invalidi nella medesima situazione e anche famiglie o singoli.

Presidente Gerosa, può dare un riepilogo della spesa di riscaldamento del condominio Archimede e quanto viene chiesto agli inquilini? Al condominio Archimede quanta energia è stata consumata nel 2022 (il totale) e quanto è stata pagata (il totale) dagli inquilini? E per il 2023 il preventivo richiesto per i prossimi dieci mesi a quali consumi fa riferimento?
«Atteso che i costi di riscaldamento sono aumentati ovunque e in qualsiasi situazione gestionale, che sia essa esclusivamente privata, privata partecipata (il caso dei condomini con amministratore esterno partecipati da Itea) e totalmente Itea, e che la causa principale è dovuta all'impennata dei prezzi dei vettori energetici, gas in primis, gli uffici preposti mi hanno comunicato che il condominio Archimede chiudeva il consuntivo dell'esercizio passato evidenziando una spesa totale del servizio di riscaldamento di oltre 141.000 euro. Altri 50.000 euro circa venivano imputati per l'acqua calda sanitaria. A preventivo es. 2023, in considerazione dell'ingente aumento dei costi della materia prima, si ponevano 223.000 euro per il servizio riscaldamento e 80.500 euro per l'acqua calda, precisando nella documentazione allegata all'assemblea dell'autunno 2022 che l'aumento di tali costi era inevitabile dato il rincaro notevole del gas e che era necessario in fase preventiva considerare aumenti che (all'epoca) non parevano potersi contenere, se non addirittura proseguire».

«Veniva comunque specificato dall'amministratore che sarebbero stati programmati controlli sui consumi effettivi e che sarebbero stati adottati tutti gli accorgimenti possibili per contenere al massimo la spesa, compatibilmente con il comfort necessario da assicurare per il servizio. Vanno aggiunte poi tutte le altre spese relative agli altri servizi condominiali, quali ad es. ascensore, luci parti comuni, manutenzioni ordinarie parti comuni e l'eventuale saldo a debito dell'esercizio precedente. Le rate, che hanno cadenza mensile proprio per permettere di ridurre l'impatto distribuendole su tutto l'arco dell'esercizio, possono avere grande variabilità tra nucleo e nucleo, anche a seconda dell'eventuale debito derivante dall'esercizio precedente, dei consumi di acqua calda, dell'utilizzo dell'ascensore ecc».

Quanti sono i condomìni dove, in tutto o in parte, è presente Itea nell'Alto Garda e Ledro e quanti in Trentino?
«Itea è partecipe, con varie quote millesimali, in n. 307 condomini in tutto il territorio della provincia di Trento in cui vi è l'amministratore esterno. I condomini partecipati da Itea nella Comunità dell'Alto Garda e Ledro sono in totale 33».

Quanti di questi condomìni Itea hanno persone che hanno il medesimo problema con bollette per riscaldamento che risultano impagabili?
«Quello dei rincari è un fenomeno estremamente diffuso, e non solo negli stabili dove è presente anche Itea, e si estende ben oltre il Trentino. Sono state comunque avviate, su sollecitazione della sottoscritta, da parte degli amministratori e dei gestori del servizio delle verifiche sui consumi effettivi e pertanto a livello consuntivo è previsto attendersi una riformulazione dei costi e un (relativo) contenimento degli stessi, tenendo comunque conto che il dato essenziale dell'aumento della materia prima, quantomeno nella prima parte della stagione invernale, è stato determinante e consistente».

A questo punto molti, persone anziane soprattutto, si chiedono come funzioni il contratto per l'acqua calda e il riscaldamento.
«Il servizio dovrebbe prevedere, in sintesi, l'erogazione del riscaldamento e dell'acqua calda sanitaria, le attività di conduzione dell'impianto, la reperibilità per l'esecuzione di un primo intervento entro 120 minuti dalla chiamata, un servizio numero verde 365 gg all'anno 24h/24. Il costo del vettore energetico si riflette ovviamente sul costo del servizio, per cui all'aumentare dei prezzi del gas sul mercato, a parità di consumo, aumenta anche il costo del servizio di riscaldamento. Il contratto esistente presso il condominio in oggetto è un contratto che prevede una fatturazione periodica in acconto e una rata finale a conguaglio. Essendo però nei condomìni la gestione affidata agli amministratori, questa è una risposta che può più compiutamente, correttamente e nel dettaglio fornire l'amministratore stesso».

I condòmini hanno potuto visionare in sede assembleare il contratto in maniera chiara? Da quello che l'Adige ha capito, no.
«Come in diversi altri condomìni, nell'assemblea che ha affidato il servizio di riscaldamento i condomini hanno avuto illustrazione da parte dell'amministratore degli elementi essenziali e delle caratteristiche del servizio, e l'assemblea, composta anche da proprietari privati, ha scelto quella ritenuta all'epoca più conveniente per le esigenze di servizio degli abitanti e le caratteristiche dello stabile. Ho dato già indicazione alla mia struttura interna di dare indicazione agli amministratori di richiedere sempre nuovi preventivi da mettere a confronto in modo che alle scadenze dei contratti le assemblee possano nuovamente fare le proprie valutazioni».

Le offerte sui costi sono state spiegate chiaramente in assemblea e sono stati portati diversi preventivi per fare un confronto?
«Vale la risposta alla domanda precedente».

Itea non ha stipulato un contratto unico con un fornitore di energia per ottenere sconti? Perché ha sminuzzato i contratti, uno per ogni condominio?
«Ciascun condominio con amministratore esterno è un ente privato cui Itea partecipa in qualità di condomino, esattamente come gli altri proprietari, quindi nulla "è stato sminuzzato". Non può pertanto imporre contratti ma semplicemente valutare, nell'ambito collegiale, che delibera secondo la doppia maggioranza di teste e millesimi prevista dal Codice Civile, le varie proposte fornite dall'amministratore relative alle varie offerte reperite sul mercato. Non vi è pertanto alcuna divisione di contratti tra condomìni».

So che se ne è occupato l'amministratore di condominio Adami ma quali offerte ha portato in assemblea condominiale l'amministratore Adami? Dicono che ci sono state quattro proposte ma corrisponde al vero che nessuno le ha viste?
«Veda le risposte alle domande precedenti. In generale, gli amministratori propongono alle assemblee un numero adeguato di preventivi tale da potere garantire una sufficiente concorrenza. Le assemblee, sovrane, scelgono ed eventualmente affidano secondo quanto deciso a maggioranza. Nel caso specifico, mi viene riferito dagli uffici che erano state effettuate le richieste a n. 3 ditte per la conduzione del servizio di tipo "servizio energia". Sono state presentate in sede assembleare le due offerte pervenute e l'assemblea ha votato la più conveniente».

Presidente Gerosa, l'amministratore Adami è stato indicato dalla Provincia di Trento in quanto proprietaria di maggioranza nei condomìni? Ma è sempre Adami in tutti i condomìni? Perché la Provincia ha offerto a tutti i condomìni l'amministratore Adami, non ce n'erano anche altri?
«Lo Studio Adami di Benesello, amministratore dello stabile in questione, è stato nominato dall'assemblea costitutiva del condominio, non da Itea o dalla Provincia. Ogni condòmino convocato, tra cui i privati proprietari, può sempre proporre dei preventivi per la gestione del condominio. Nei tantissimi condomìni di cui Itea è parte ci sono amministratori diversi, non solo Adami come indicato erroneamente nella domanda».

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