L’evento / Il no

Dal Comune di Riva del Garda e dalla Provincia «no» ai fuochi d'artificio per i chirurghi

«Quest'anno abbiamo dato il nostro consenso solo per la Notte di Fiaba - osserva la sindaca Santi - negandolo per altre richieste tra le quali anche quella del nostro Hotel Lido Palace. Non volevamo e non vogliamo creare disparità di trattamento»

RIVA DEL GARDA. I medici chirurghi provenienti da tutta Italia non potranno vedere lo spettacolo dei fuochi d'artificio che illuminano e si riflettono sulle acque del lago. «Perché non è giusto creare una disparità di trattamento, abbiamo detto no ad altri e manteniamo questa linea» fa sapere la sindaca Cristina Santi. Domani, domenica 18 settembre, infatti si apre a Riva, sede il Palazzo dei Congressi, il quarantesimo congresso nazionale dei medici chirurghi ospedalieri dal titolo «Orgogliosi di essere chirurghi, verso la migliore performance».

Il congresso vedrà la presenza di oltre 1.800 chirurghi italiani già accreditati che si confronteranno in ben 63 sessioni scientifiche in programma. «Un appuntamento che - sono le parole del presidente dell'Acoi, l'associazione chirurghi ospedalieri italiani, Marco Scatizzi - vuole essere una guida scientifica per migliaia di chirurghi e uno stimolo verso chi governerà il Paese: ritroviamo l'orgoglio e riformiamo, con coraggio, il nostro servizio sanitario nazionale».

Domani alle 16 l'apertura dei lavori con i saluti del vicepresidente della giunta provinciale Mario Tonina, dell'assessore Achille Spinelli e della sindaca Cristina Santi. Parteciperanno alla cerimonia inaugurale anche i campioni sportivi Pietro Sighel e Luca de Alipradini. Il Covid e il Pnrr saranno i temi al centro della prima tavola rotonda di domani alle 17 al quale prenderà parte anche Giancarlo Ruscitti (dirigente generale del dipartimento salute della Provincia).

La giornata inaugurale, secondo gli organizzatori, si sarebbe dovuta concludere con i fuochi d'artificio da Punta Lido ma il Comune di Riva, e a seguire la Provincia, hanno negato l'autorizzazione.

«Quest'anno abbiamo dato il nostro consenso solo per la Notte di Fiaba - osserva la sindaca Santi - negandolo per altre richieste tra le quali anche quella del nostro Hotel Lido Palace. Non volevamo e non vogliamo creare disparità di trattamento».

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