Riva del Garda / L’aggressione

Edicolante pestato dalla baby gang: pugni e bastonate da un gruppo di ragazzini

Ai casoni Itea del rione 2 Giugno i residenti sono esasperati: «È da un anno che questa storia va avanti, non ne possiamo più

di Paolo Liserre

RIVA. Un giovane commerciante di 26 anni, residente ad Arco ma titolare della tabaccheria-edicola di Piazza della Repubblica a Dro, è stato aggredito e preso a bastonate da un gruppo di ragazzini sabato sera nel parcheggio sottostante le case Itea del Rione 2 Giugno.

Richard Piccini, questo il nome della vittima, è dovuto ricorrere alle cure del personale sanitario del Pronto soccorso di Arco, è stato sottoposto a una Tac per il trauma riportato alla testa e dimesso poco prima delle due di notte: il referto medico parla di cinque giorni di prognosi, salvo complicazioni.

L'aggressione di sabato sera è solo la punta dell'iceberg di una situazione che ai casoni del 2 Giugno sta diventando sempre più esplosiva. I residenti sono esasperati, hanno scritto e sollecitato più volte l'intervento dell'amministrazione comunale e delle forze dell'ordine, qualcosa nei mesi scorsi era stato fatto con la vigilanza notturna affidata ai Rangers ma poi l'esperimento è finito e la situazione è tornata ad essere drammatica.

A Riva si scatena la violenza di una baby gang, pestato un commerciante – Il video dell’aggressione

Un giovane commerciante di 26 anni, residente ad Arco ma titolare della tabaccheria-edicola di Piazza della Repubblica a Dro, è stato aggredito e preso a bastonate da un gruppo di ragazzini sabato sera nel parcheggio sottostante le case Itea del Rione 2 Giugno.

Schiamazzi a ogni ora della notte, bottiglie di birra abbandonate o mandate in frantumi in ogni dove, estintori rubati dai giroscale dei vari palazzi e abbandonati nelle campagne vicine. Una banda di ragazzini e ragazzine dai 12 ai 16-17 anni che imperversano in lungo e in largo, "padroni" di un territorio che non è solo il loro. Fino ad arrivare all'episodio di sabato sera.

«Ho riaccompagnato la mia ragazza a casa in viale Primo Maggio - ci racconta Richard Piccini - Ho lasciato la macchina giù e sono salito con lei per bere un bicchier d'acqua. Improvvisamente sentiamo dei rumori provenire dal parcheggio e affacciandomi vedo quattro ragazzi che armeggiano attorno ad alcune auto, tra cui la mia. Sono sceso, ho detto loro di allontanarsi e nel frattempo è scesa anche la mia ragazza. Dopo un po' siamo risaliti ma di lì a poco abbiamo iniziato a sentir urlare i ragazzi contro di noi. C'erano 15-20 giovani, tutti armati di bastoni. Sono sceso di nuovo, questi si sono diretti verso di me e allora per difendermi ho cercato di sottrarre un bastone ad uno di loro mentre due ragazze se la sono prese con la mia fidanzata. C'era tanta gente, anche condomini dei palazzi ma nessuno è intervenuto. Improvvisamente - racconta ancora Richard - sei ragazzi e due ragazze erano sopra di me e hanno cominciato a picchiarmi e a prendermi a bastonate sulla testa. Le forze dell'ordine? Sono state chiamate, Polizia e Carabinieri sono arrivati dopo mezz'ora».

Richard Piccini è la vittima di un episodio, l'ultimo in ordine cronologico. Ma la lista negli ultimi anni è diventata quasi infinita. «Giovedì scorso - racconta Alberto Calzà, anche lui titolare di una tabaccheria-edicola, quella in Galleria Mimosa proprio a 2 Giugno - alcuni ragazzi si sono scagliati con calci e pugni contro il distributore automatico all'esterno del mio negozio. Sono un gruppetto di una ventina di ragazzini, tutti minorenni, alcuni noti alle forze dell'ordine. Fanno di tutto, la notte, soprattutto d'estate, è impossibile dormire e chi abita qui non ne può davvero più. Purtroppo non ci sono nemmeno telecamere - sottolinea Calzà - Le avevamo chieste anche alla precedente amministrazione comunale ma non sono mai state installate».La gente è esasperata, per fortuna però non ancora assuefatta e ha voglia di denunciare perché vivere così è impossibile.

«Chiediamo di fare qualcosa - affermano alcuni residenti - prima che accada qualcosa di molto brutto».

comments powered by Disqus