Arco / La proposta

Coppola: “Realizziamo un Hospice pediatrico a Villa Angerer oppure a Villa Garda”

La consigliera provinciale dei Verdi Coppola invita inoltre la giunta «a potenziare l'assistenza dei bambini malati a domicilio consentendone, ove possibile, l'accudimento nel calore delle loro case, senza separarli da famiglie e con un supporto personalizzato alle loro esigenze»

ARCO. «In Italia ogni anno circa 35 mila bambini/e necessitano di cure palliative specialistiche. Cure non solo farmacologiche che hanno il fine di migliorare la qualità di vita degli ammalati/e e delle loro famiglie. Solo un risicato 5 - 10 per cento riesce ad accedere attualmente a queste cure».
 

Inizia così una mozione in consiglio provinciale da parte della consigliera dei Verdi Lucia Coppola che propone di valutare la possibilità, utilizzando anche i fondi del Piano nazionale di ripresa (per la parte riguardante la riqualificazione del parco), della realizzazione di un hospice pediatrico ad Arco o presso Villa Angerer, «che ben si concilierebbe allo scopo non solo per le peculiarità del luogo ma anche per la sua vicinanza con l'ospedale», o presso "il Vecchio e Antico ospedale (Villa Garda), «direttamente collegato con l'ospedale, che ha accesso a un magnifico parco ed è collegato direttamente con l'olivaia sul retro».

Coppola invita la giunta del presidente Maurizio Fugatti (Lega) «a potenziare l'assistenza dei bambini/e malati/e a domicilio consentendone, ove possibile, l'accudimento nel calore delle loro case, senza separarli da famiglie e con un supporto personalizzato alle loro esigenze».

Nel testo l'esponente dei Verdi ha anche aggiunto che «sarebbe importante realizzare l'hospice pediatrico presso villa Angerer o Villa Garda, andando così a riqualificare un'area di pregio nell'ambito del comune di Arco, portando in zona lavoro qualificato, rispettando i parchi e conservando la struttura delle Ville, che sono gli ultimi sanatori storici esistente, a ricordo del passato di Arco. Ma soprattutto l'hospice pediatrico deve essere, quando non sussistano più le possibilità di una cura a domicilio sempre auspicata se ben supportata, luogo di vita e casa accogliente»

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