Garda / Il caso

"Csi" in versione trentina a Riva: ladro d'appartamento incastrato dal dna sul mozzicone lasciato durante il furto

Sigaretta fatale per l'autore del "colpo" avvenuto anni fa in centro città (erano spariti oggetti d'oro): è stato individuato grazie alle indagini scientifiche e alle analisi genetiche. L'uomo trova già in carcere per condanne riguardanti altri furti

TRENTO. Un po' come un "Csi Trentino": il ladro che aveva colpito in un un appartamento di Riva del Garda è stato incastrato dal dna sull mozzicone di sigaretta rinvenuto sul posto.

"La polizia di Stato - si legge in una nota stampa - individua l’autore di un furto in appartamento avvenuto a Riva del Garda grazie al dna sul mozzicone della sigaretta".

Pensava di esserne riuscito nel compiere il delitto perfetto, invece gli investigatori del commissariato di di Riva del Garda, per mezzo degli accertamenti tecnici di genetica forense del Gabinetto regionale di polizia scientifica per la Lombardia sono riusciti a dare un nome ed un cognome all’autore di un furto in appartamento avvenuto nella città sul lago.

Il fatto risale a qualche anno fa quando un sabato di gennaio, nel prime ore del pomeriggio, un uomo si introdusse in un appartamento del centro e rubò una serie di oggetti in oro.

"La polizia scientifica del commissariato, dopo la denuncia del proprietario dell’immobile, a seguito del sopralluogo alla ricerca di eventuali indizi per l’individuazione del colpevole e dei rilievi finalizzati alle repertazioni degli oggetti che potevano essere stati manipolati dal ladro, sequestrò un mozzicone di sigaretta che poteva presentare tracce del dna della persona che si era introdotta nell’abitazione.

Il ladro, infatti, dopo aver attraversato il giardino ed aver forzato una finestra, entrò nell’appartamento e si diresse verso le stanze da letto, sicuro che nei cassetti avrebbe trovato qualche oggetto di valore. Dopo aver rovistato le stanze e raccolto vari monili d’oro, l’uomo si concesse anche una sigaretta, sicuro che il proprietario non sarebbe rientrato lì a poco.

Terminato di fumare lasciò cadere il mozzicone per terra e si allontanò dalla casa.

Quando il proprietario rientro in casa, immediatamente, si accorse cosa era accaduto e chiese aiuto alla Volante del Commissariato per capire chi poteva essere l’autore del delitto.

Sul posto la Volante venne raggiunta anche dagli investigatori del commissariato e dalla polizia scientifica che immediatamente sterilizzo la scena e compì tutti gli atti necessari per cristallizzare eventuali fonti di prova.

Nel corso del primo sopralluogo oltre al mozzicone vennero repertate anche alcune impronte di scarpe e raccolti altri elementi potevano essere utili per le investigazioni.

A seguito dei primi risultati investigativi la Procura della Repubblica di Rovereto richiese che il mozzicone venisse inviato al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per la Lombardia per gli accertamenti tecnici irripetibili di carattere biologico- molecolare. Ricevuto il reperto i Tecnici del laboratorio di Genetica Forense della Polizia di Stato effettuarono i campionamenti delle tracce biologiche per l’estrazione e quantificazione del dna.

Le analisi del dna sul mozzicone di sigaretta permisero di ricavare un profilo genetico di un individuo si sesso maschile classificato come “uomo 1”.

Il profilo genetico di “uomo 1” venne poi inserito nella banca nazionale del dna che portò alla concordanza positiva con uno straniero di 27 anni, già detenuto presso le carceri italiani per furto in appartamento, che dovrà, a questo punto, rispondere anche del furto in appartamento commesso a Riva del Garda", conclude il comunicato stampa della polizia.

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