Pandemia / Il racconto

Ottobre resta a casa dopo il Covid: «Tornassi indietro farei subito il vaccino. Con i no-vax ci parlo io, li convinco»

L’ex deputato: “Sono andato in pronto soccorso, mi hanno fatto la Tac e disposto il ricovero immediato. Ad Arco ho trovato personale preparato, medici, paramedici, infermieri, mi hanno salvato”

di Davide Pivetti

ARCO. «Cose di questo tipo pensi sempre che non possano accaderti se hai una vita intensa e non stai mai fermo dalla mattina alla sera. Ma non è così». Mauro Ottobre, ex deputato, ex assessore e imprenditore arcense, è tornato a casa da due settimane dopo venti giorni in ospedale per il covid e ancora non si è ripreso: «Ho ancora la polmonite, non riesco a fare le scale e mi sento le gambe come se avessi fatto lo Stivo di corsa. Mi affatico subito e non sento ancora i sapori».

Il peggio però è passato: «Una esperienza che non voglio più ripetere. I primi giorni ero a casa, ho avuto la febbre a 38 ma l'ossigenazione era buona. Poi in una notte la situazione è precipitata: saturimetro sotto il 90, febbre a 40. Sono andato in pronto soccorso, m i hanno fatto la Tac e disposto il ricovero immediato. Ad Arco ho trovato personale preparato, medici, paramedici, infermieri, mi hanno salvato».

Sono iniziate così due settimane di terapia a livelli altissimi di ossigeno, con la maschera: «Mi ha aiutato, ma la febbre è rimasta sopra i 40 per cinque giorni. Ero distrutto». La svolta dopo alcune flebo e la terapia farmacologica: «Una notte ho sudato tantissimo, il mattino dopo per la prima volta ero sfebbrato, ma la battagli è stata ancora dura e solo gli ultimi tre giorni sono riuscito a uscire dal letto».

Ora Mauro Ottobre è a casa e deve recuperare. «Ci vuole molto tempo. Diciotto anni fa avevo smesso di fumare, per fortuna, perché ero un grande fumatore. Forse non sarei qui altrimenti». E poi: «È un virus pericoloso. Ho passato attimi terribili, sono stato 20 giorni senza vedere i miei familiari. Non ero vaccinato ma non sono un no vax. Avevo già l'appuntamento ma l'avevo rimandato per un impegno di lavoro importante. Tornassi indietro avrei dato al vaccino la priorità. Ai no vax ci parlo io...».

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