Giustizia / i controlli

Chiedevano soldi per i bambini malati (inesistenti), fermati 4 rumeni in spiaggia a Riva

Accusati di «accattonaggio molesto», individuati dalla Polizia e dai vigili dopo numerose segnalazioni di bagnanti infastiditi: verranno espulsi dall’Italia

RIVA DEL GARDA. Sono 4 rumeni i fermati dalla Polizia di Stato con l’ausilio della Polizia locale di Riva del Garda per accattonaggio molesto.

Ieri pomeriggio (1 luglio) sono arrivate alcune chiamate al centralino del Commissariato di Riva del Garda che segnalavano la presenza in spiaggia di alcune persone che con fare petulante e fingendo di far parte di associazioni di volontariato per bambini portatori di handicap chiedevano soldi alle persone da destinare ad una fantomatica associazione tedesca di volontariato.

Immediatamente personale in borghese, la Volante del Commissariato ed il Reparto Prevenzione Crimine di Milano, in questi giorni destinati dal Questore per il controllo del territorio dell’Alto Garda, hanno setacciato il centro cittadino le spiagge del lago rintracciando 3 giovani cittadini comunitari provenienti dalla Romania tutti tra i 30 e i 22 anni che in modo fraudolento cercavano di farsi consegnare del denaro dalle persone in spiaggia sostenendo che sarebbero andati ad sovvenzionare associazione a favore di bambini in difficoltà.

I tre sono stati, dapprima intercettati da personale in borghese che dopo averli seguiti e visto le modalità con le quali cercavano di indurre le persone, quasi esclusivamente anziani stranieri, a farsi consegnare del denaro li hanno fermati e con la Volante e il Reparto Prevenzione Crimine li hanno condotti in Commissariato.

Nella sede della Polizia di Stato di Riva del Garda è stato accompagnato anche una quarta persona dalla Polizia Locale ed ai 4 è stato contestato il reato di accattonaggio molesto e sequestrata la somma di 95 euro, frutto dei soldi raccolti nel pomeriggio a Riva del Garda.

Sono in atto, nei confronti dei 4, da parte dell’Ufficio Stranieri della Questura di Trento, le procedure per l’espulsione dal territorio dello Stato.

"L’invito – commenta il Vice Questore Salvatore Ascione – è sempre quello di avvisare immediatamente le forze dell’ordine per tutte quelle situazioni che potrebbero indurre in errore le persone più fragili o meno attente, di fronte a queste forme subdole di induzione a versare denaro per cause che toccano profondamente l’animo umano”.

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