Arco / Trasporti

Arco, stazione delle corriere, trasloco in vista: verso lo spostamento a Caneve

Comune e Amsa dispongono uno studio, siglato l'accordo con Provincia e Trentino trasporti per il risanamento conservativo dell'immobile storico di via Baden Powell

di Roberto Vivaldelli

ARCO.  Stazione delle autocorriere a Caneve, avanti tutta. Si è svolta ieri mattina, presso la sede dell'Amsa, al casinò municipale di Arco, una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente di «Amsa srl» Renato Veronesi e l'assessore alla mobilità Gabriele Andreasi utile a fare il punto della situazione e chiarezza sul tema della stazione delle autocorriere: da una parte si procederà con il risanamento conservativo dell'immobile storico di via Baden Powell, siglato l'accordo con la Provincia autonoma di Trento e con Trentino trasporti, proprietari di una porzione dell'edifico adibita alla biglietteria, dall'altra l'intenzione è quella di procedere - qualora fosse tecnicamente possibile nell'immediato, ma questo lo confermerà nel corso delle prossime settimane uno studio commissario dall'amministrazione comunale alla società «Netmobility» di Verona - con il trasloco della stazione, inteso come luogo deputato alla fermata principale cittadina per gli autobus, al parcheggio di Caneve, dove verrebbe realizzata una piccola pensilina e dei bagni pubblici. Qualora non fosse immediatamente possibile, la stazione rimarrà, in via provvisoria, in via Baden Powell.

«Amsa non è più una municipalizzata com'era un tempo - sottolinea Renato Veronesi - è una società in house, braccio operativo dell'amministrazione comunale, che deve però sottostare alle procedure del pubblico. La partita della stazione delle autocorriere - osserva il presidente di Amsa srl - è risultata complessa per via del fatto che dovevamo intervenire su un edificio che, in parte, è di proprietà della Provincia.

Per sbloccare il tutto sono serviti mesi di dialogo, anche con Trentino Trasporti». «La precedente amministrazione comunale - osserva Veronesi - aveva condiviso lo studio di fattibilità redatto dallo studio Campetti di Arco. Da lì è arrivata la ricapitalizzazione della società per circa 1 milione e 500 mila euro, destinati proprio alla ristrutturazione dell'edificio e al suo 'sbarrieramento'. Trovato l'accordo con la Provincia - spiega - ora possiamo procedere con l'affidamento dell'incarico per la realizzazione del progetto esecutivo».

«L'amministrazione comunale - ha spiegato l'assessore Andreasi - aveva dato l'incarico di rivedere il trasporto pubblico locale a Netmobilty, anche se inizialmente non avevamo ragionato sul trasloco della stazione. È stato un impulso che è arrivato dalla nuova amministrazione: per capire se tecnicamente è fattibile spostare le linee a Caneve attendiamo che ci consegni lo studio da qui a poche settimane, poi Trentino Trasporti svolgerà delle prove tecniche su strada. Sembrerebbe però, al momento, che la cosa sia fattibile, anche se attendiamo l'ufficialità.

Poi dovremo capire se bisognerà intervenire sul parcheggio di Caneve sulle eventuali modifiche e se possiamo spostarci subito lì, altrimenti rimarremo provvisoriamente su Baden Powell. In ogni caso - sottolinea Andreasi - una soluzione è stata trovata. La stazione concentrava tutta una serie di problematiche, molto complesse». «Dobbiamo verificare le tempistiche - spiega Veronesi - su Baden Powell si tratterebbe di posizionare degli stalli per gli autobus, ma è chiaro che si tratterebbe di una soluzione provvisoria. Attendiamo la conferma dello studio». 

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