La crisi / Giunta

Santi: «I ristori comunali alle categorie economiche»

La sindaca: «Dopo l'approvazione del bilancio un tavolo tecnico con le categorie economiche per far fronte a questa gravissima crisi. E stiamo già studiando alcune misure economiche»

di Paolo Liserre

«Dopo l'approvazione del bilancio avvieremo un tavolo tecnico con le categorie economiche per far fronte a questa gravissima crisi. E stiamo già studiando alcune misure in termini di ristori comunali per aiutare quelle attività che hanno subito maggiormente la situazione dovuta all'emergenza sanitaria. Non risorse a pioggia ma interventi mirati».

Oggi è un giorno speciale per Cristina Santi e tutto il centrodestra-autonomista: il giorno del primo bilancio di previsione di un governo a trazione Lega dopo oltre un ventennio di centrosinistra.

Ieri, in videoconferenza (e in streaming sul sito del Comune), la prima serata di consiglio dedicata alla relazione programmatica rispetto alla quale, come da prassi, la discussione vera e propria sarà il piatto forte dell'appuntamento di martedì prossimo.

Dalle minoranze, Pd in testa, è già arrivata a parole una bocciatura su tutta la linea.

Ma proprio alla vigilia dell'appuntamento politico-amministrativo più atteso di ogni legislatura, è la stessa sindaca Santi a lanciare un appello «alla collaborazione e all'ascolto reciproco».

«Nel bene della nostra comunità che viene prima di tutto» rimarca. «Come sindaco so che sul bilancio siamo forti delle nostre ragioni e saldi nei nostri numeri - premette la prima cittadina di Riva - Tuttavia, soprattutto in questa situazione così particolare, mi sento di lanciare all'opposizione un appello alla collaborazione in un momento così grave: è chiaro, abbiamo impostazioni diverse, approcci diversi e diverse culture, ma sarebbe bene tentare, insieme, di incanalare il necessario dibattito non in un clima di scontro frontale, ma di sereno ascolto dei reciproci punti di vista».

«Lo dobbiamo - prosegue Cristina Santi - alle cittadine e ai cittadini che si attendono dalla politica non le solite liti fini a se stesse ma ricette e soluzioni concrete che rilancino la nostra città e che guardino già al dopo-pandemia per cogliere tutte le opportunità della ripresa, senza sprecare un solo giorno. La gente si attende che nell'emergenza la politica rivana tutta sappia dialogare, confrontarsi, se occorre anche scontrarsi, ma sempre tenendo bene a mente il reciproco rispetto e il benessere della comunità».

E per supportare il suo appello la sindaca si richiama al quadro politico nazionale: «Sta all'opposizione - osserva - valutare se accogliere anche localmente lo spirito nazionale del governo Draghi, sta alle minoranze valutare se riporre finalmente atteggiamenti da ultimi giapponesi che combattono a guerra finita. Se lo faranno, come amministratori ne prenderemo atto assai volentieri, costruttivamente. Per quanto ci riguarda ci accingiamo al dibattito sul bilancio con la serenità delle buone ragioni e il rispetto, sempre dovuto, verso gli avversari politici. Se arriveranno dal Pd e dagli Autonomisti per Caproni idee interessanti e percorribili, le valuteremo perciò con onestà intellettuale. Se invece dall'opposizione arriveranno insulti e polemiche sterili sarà un'enorme occasione perduta a danno di tutta la nostra comunità».

La vigilia del dibattito consiliare non è stata propriamente una passeggiata anche in considerazione delle polemiche scatenatisi soprattutto sui social dopo la firma dell'ordinanza che vieta il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Un'ordinanza condivisa peraltro da tutti i Comuni dell'Alto Garda e Ledro, non solo da Riva. «È da dieci giorni che ricevevo sollecitazioni ad intervenire, segnalazioni, video, fotografie. L'altro giorno - ricorda Santi - sono stati il presidente dell'Associazione ristoratori Paolo Turrini, il presidente di Confcommercio Claudio Miorelli e quello dei pubblici esercizi Vasco Bresciani a proporre, di concerto con la Polizia Locale, questo ulteriore giro di vite. Rispetto al quale siamo d'accordo. Perché noi vogliamo riaprire il più possibile a partire dal 7 aprile».

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