Per sentieri, vie e itinerari outdoor ora le manutenzioni straordinarie

RIVA DEL GARDA - Anche durante un periodo anomalo come quello che stiamo vivendo da un anno a questa parte, la propensione sportiva rimane la caratteristica peculiare dell'ospite nell'Alto Garda, come confermato dall'ultimo sondaggio di «Garda Trentino spa» allo scopo di intercettare come i visitatori percepiscano la destinazione.

La valorizzazione territoriale e lo svolgimento dell'attività outdoor in totale sicurezza sono priorità che sin dal 2009 hanno reso possibile il progetto «Outdoor Park Garda Trentino» (OPGT), finalizzato ad una frequentazione responsabile e sostenibile del nostro territorio, in realtà tanto amato anche dai locali.

La collaborazione tra i diversi attori del territorio - oltre a « Garda Trentino spa» anche Provincia, Servizio per il sostegno occupazionale, sezioni SAT locali, Comunità di Valle e le amministrazioni comunali della Busa - fa leva su obiettivi comuni che puntano alla pianificazione, alla valorizzazione e alla manutenzione regolare e continuativa delle infrastrutture sportive della zona dell'Alto Garda, con o senza pandemia in corso.In particolare, il prezioso contributo di Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale (in sigla il Sova) non solo garantisce puntuali interventi di manutenzione sul territorio, ma rende possibili periodicamente allestimenti di nuovi percorsi bike, trekking e accessi alle falesie.

«Una delle priorità della nostra azienda è assicurare una vacanza sicura ai nostri ospiti, per permettere loro di godersi serenamente la permanenza e di averne poi un bel ricordo sotto ogni punto di vista - spiega Oskar Schwazer, direttore di "Garda Trentino spa" - per quanto concerne l'outdoor, il Sova ricopre un fondamentale duplice ruolo: la cura e l'approntamento dei vari percorsi e attività dislocati sul nostro territorio ne garantiscono non solo la sicurezza, ma anche il fascino e l'attrattività».

Sul territorio dell'Alto Garda opera una squadra di sei persone, grazie alla quota che i comuni e la Comunità di Valle annualmente investono, sotto la regia dell'APT. Il SOVA ha quindi un'importante funzione sociale in quanto modello di inclusione e di investimento sulle risorse umane, garantendo l'occupazione a soggetti disoccupati o prossimi alla pensione in possesso dei giusti requisiti.In attesa di superare la "zona rossa" ma anche in attesa della riapertura tra le regioni e dell'inizio della bella stagione, all'interno del progetto il Servizio provinciale inizierà i propri interventi con la messa a punto del nuovo percorso trekking/escursionistico sul Monte Corno, anello che parte da Nago snodandosi tra il Monte Corno, Predabusa e lo Stützpunkt Perlone - i capisaldi della prima linea austro-ungarica della Grande Guerra - itinerario che va ad aggiungersi alla variegata offerta escursionistica del territorio.

L'obiettivo sul Monte Corno è quello di realizzare un percorso guidato attraverso illustrazioni e documentazioni storiche che aiutino i turisti e i residenti a comprendere la valenza storica della zona, già oggetto negli anni scorsi dell'impegno degli Schützen di Arco, i quali su base volontaria avevano iniziato a recuperare alcune aree, liberando e ripulendo le trincee.Il progetto dedicato all'outdoor prevede poi nei prossimi mesi ulteriori iniziative per preparare il territorio ad accogliere nel migliore dei modi i turisti sportivi: la posa di 12 toilette ai piedi di diverse falesie e in punti strategici del territorio e interventi di disgaggio sulla ferrata Rio Sallagoni (ubicata all'interno del canyon di Drena) per mitigarne i rischi.

Tutte queste iniziative rientrano in un "work in progress" pluriennale, un piano messo a punto ogni dodici mesi che definisce le linee guida e gli impegni di ciascun soggetto, con precise scelte operative e tempistiche di intervento. Il progetto «Outdoor Park Garda Trentino» si conferma dunque come un modello vincente, replicato in altre zone del Trentino e oggetto di studio per varie destinazioni italiane ed estere (Livigno, Appennino tosco-emiliano, Catalogna). Sperando, ovviamente, che si possa salvare la stagione, outdoor e non.

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