Riva del Garda, vandali e danni alla stazione delle corriere

RIVA DEL GARDA - La stazione delle autocorriere di viale Trento sta diventando la terra di nessuno. E nella «terra di nessuno» ci sguazzano maleducati, vandali, anche spacciatori. Anzi, forse lo è già diventata. Almeno nel weekend, la domenica soprattutto, quando tabacchino e biglietteria sono chiusi (il bar lo è già da un paio di mesi e non certo per un motivo piacevole...) ma le porte del grande atrio interno rimangono aperte e lo spazio accessibile a tutti. L’ultimo episodio di vandalismo si è verificato domenica sera: un gruppetto di ragazzi, tutti minorenni, ha cercato di spostare e forzare il frigo delle bevande e ha letteralmente distrutto un tavolo in legno e ferro posizionato all’esterno del tabacchino-rivendita giornali. Quando l’addetto di Trentino Trasporti ha sentito il botto è uscito dal suo ufficio, ha visto tre ragazzi ed è riuscito a fermarne uno mentre gli altri due si sono dati alla fuga. «Oggi (ieri per chi legge, ndr.) - racconta Tania Zanaglio, che da tre anni ha preso il gestione il tabacchino interno - il papà del ragazzo è venuto a scusarsi e ha rimborsato il danno. Ma non tutti i genitori sono così».
Ormai, e non per sua volontà, tra la signora Zanaglio e le forze dell’ordine si è instaurato un rapporto praticamente quotidiano. A novembre la precedente denuncia per atti simili, denuncia che conteneva episodi di danneggiamento verificatisi anche a giugno dell’anno scorso. Ieri l’ultima in ordine di tempo. «Sabato - racconta Tania, che ieri pomeriggio ha dovuto chiudere in anticipo proprio per sporgere denuncia e riparare quanto danneggiato - una trentina di ragazzini si sono scagliati con violenza contro un loro coetaneo, è stato un pestaggio. A novembre sempre un gruppo di ragazzini aveva forzato il frigo all’esterno del tabacchino e prelevato diverse bibite, i genitori di quattro ragazze riprese dalle telecamere sono venuti a chiedere scusa, tutti gli altri non si sono nemmeno fatti vedere».
All’esterno dell’autostazione e nel vicino parco della Pace l’attività di spaccio non manca, purtroppo. «Ormai la gente ha paura a venire in stazione - commenta sconsolata Tania - Le forze dell’ordine vengono più volte al giorno ma mica possono star qui 24 ore su 24, come fanno in alcune grandi città. Il Comune e il nuovo sindaco si sono interessati al problema, l’unico interlocutore fondamentale che non fa nulla è Trentino Trasporti». Le porte dei bagni distrutte, le maniglie delle porte antipanico rotte, sono solo alcuni esempi, denuncia ancora la signora Zanaglio. Molti episodi vandalici si verificano la domenica «perché la domenica - racconta - quando le realtà commerciali sono chiuse e così anche la biglietteria, l’accesso all’atrio è comunque consentito e qui si ritrovano tantissimi ragazzini di 14, 15 anni». E quello spazio («ci possono stare 120 persone comodamente» osserva Tania) diventa la «terra di nessuno». «Pensi che qualcuno ha anche fatto i suoi bisogni fisiologici in mezzo all’atrio» incalza la titolare del tabacchino. «Trentino Trasporti - osserva ancora la signora Zanaglio - dice che non è competenza loro. Ma basterebbe che chiudessero l’accesso all’atrio la domenica per migliorare la situazione». È arrabbiata ma non si arrende e non ha nessuna intenzione di farlo: «Io vado avanti, il mio mandato (9 anni, ndr.) lo concludo, anche se solo nel 2020 ci ho rimesso 3.000 euro a causa dei danneggiamenti. Ma è venuto il momento di fare qualcosa». Prima che sia troppo tardi.

 

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