Bene la vendemmia, meglio le olive

Conferimenti con le misure anti-Covid

di Davide Pivetti

Il giovedì è una giornata importante all'«Agraria». Giovedì 8 ottobre, infatti, si è ufficialmente conclusa la vendemmia per i soci della cooperativa altogardesana. Esattamente una settimana più tardi, giovedì 15, è invece iniziata la raccolta delle olive su centinaia di ettari ben distribuiti sulle olivaie della Busa. «I conferimenti della vendemmia si sono conclusi con le selezioni di cabernet destinati fare una serie di prodotti elaborati - spiega il direttore di "Agraria", Massimo Fia - quest'anno la difficoltà maggiore è arrivata dai capricci del tempo, con 200 millimetri di pioggia concentrati in poco tempo a inizio settembre e altrettanti nel primo week end di ottobre. 

Ciò nonostante parliamo di una buona vendemmia, con una qualità soddisfacente. Si capiva già dalla primavera che sarebbe stata una buona stagione, non siamo certo all' "ottimo" di altre annate, ma la produzione "docg" è garantita. Bene sia i rossi che i bianchi, soprattutto i "base spumante"». La prima vendemmia dell'era covid: «I nostri soci si sono comportati bene, hanno capito la gravità della situazione, si sono attenuti al regolamento messo a punto alla vigilia. Nel piazzale c'era molta attenzione: tutti con la mascherina, scaricavano, registravano il conferimento, siamo riusciti a tenere tutti distanziati e per sicurezza abbiamo distribuito una penna per ciascuno in modo da non doversela passare».

Soddisfazioni maggiori, quest'anno, sembrano arrivare dalle olivaie. «La raccolta è partita pochi giorni fa - prosegue Fia - anche qui bisogna operare in condizioni covid. Gli olivocoltori arrivano in una piazzola dove sono accolti da un addetto della cooperativa che verifica il conferimento, si procede a scaricare e poi il mezzo agricolo va direttamente in un altro parcheggio dove il conferitore attende il "via libera" per ritirare subito dal frantoio il proprio olio extravergine».

A San Nazzaro si lavorano 25 quintali all'ora di olive, i primi 16.000 quintali sono già stati prenotati. Oltre ai soci bisogna far fronte alle richieste dei privati. Così «Agraria» riceve le olive "private" dalle 5 del mattino alle 21, mentre da quell'ora alle 5 del mattino successivo arrivano i soci della cooperativa, che conferiscono anche in piena notte e con una procedura più complessa (le olive vengono pesate, defogliate, analizzate, indirizzate: in base alla qualità delle olive si decide la qualità dell'olio). «Le olive viste finora sono perfette - conclude Fia - le temperature fredde del periodo contribuiscono a conservarne le qualità. 

La mosca olearia non ci ha dato grandi preoccupazioni quest'anno e le analisi delle prime olive conferite da giovedì scorso saranno presto disponibili. Dopo un 2019 decisamente da dimenticare avremo sicuramente un buon 2020 per i nostri extravergini».
La produzione altogardesana - per quanto minima rispetto a quella nazionale - si sta sempre più affermando sui mercati internazionali grazie alle sue peculiarità: parliamo pur sempre dell'extravergine più "nordico" del mondo.

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