Organizzano un rave party nei boschi sopra Arco Arrivano carabinieri e polizia: denunciati 2 giovani Discoteca fra gli alberi e "bar" in una grotta

Ancora un rave party sui monti trentini, dopo il caso di Folgaria, che ha rappresentato anche un pericolo epidemico con gli assembramenti zona di Folgaria.

Stavolta si tratta di un luogo sopra Arco, località Teiera, dove polizia di Stato e carabinieri sono intervenuti, in seguito alle segnalazioni di cittadini che sentivano provenire musica da una zona isolata nei boschi.

Le forze dell'ordine, all'indomani dell'evento illegale, hanno denunciato due persone. Anche inn questo caso si teme per gli eventuali contagi covid fra i giovani partecipanti.

«Nell’ambito dei servizi richiesti dal prefetto Sandro Lombardi, e disposti dal questore Cracovia, è stata individuata ad Arco, nella giornata di giovedì 27 agosto, in una zona boschiva, un’area che era stata adibita a vera e propria discoteca all’aperto, con annesso bar ricavato all’interno di una grotta», si legge in una nota per la stampa.

«Dopo alcune segnalazioni giunte ai carabinieri della stazione di Arco, circa musica ad alto volume proveniente da una zona isolata coperta da fitta vegetazione, nella mattinata di giovedì 27 agosto gli uomini dell’Arma dei carabinieri e della polizia di Stato hanno organizzato una battuta al fine di verificare il luogo da dove provenisse la musica segnalata.

Gli agenti e i militari dopo essersi inerpicati in una zona fitta e boschiva hanno sorpreso due giovani che, dopo il rave party, erano rimasti a dormire in tenda in una zona boschiva del comune di Arco, località Teiera.

Il lavoro di accerchiamento è stato svolto da numerosi militari ed agenti che districandosi nella zona avevano raggiunto il punto di ritrovo dei giovani per rintracciare i partecipanti all’evento. Una volta trovato il luogo ed individuato la tenda è stata perquisita tutta la zona rinvenendo una piccola quantità di sostanza stupefacente e la strumentazione musicale per il party. Ai due giovani, che avevano utilizzato il fondo di proprietà privata, è stata contestata la violazione dell’art. 633 c.p. invasione di terreni.

Nel contesto sono state sequestrate 5 casse acustiche, un computer, un sintonizzatore, un generatore di corrente e una piccola quantità di sostanza stupefacente. Il Questore, infine, sta valutando la posizione dei due giovani per l’applicazione delle misure di prevenzione».

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