Torna l'ascensore al Bastione Un'emozione verticale - Video

di Davide Pivetti

È il primo cantiere ripartito dopo l’emergenza coronavirus, era uno dei più attesi per il futuro turistico della città, ha richiesto un investimento da 3 milioni di euro e lavori lunghi, complessi e anche pericolosi (durante i quali non si sono fortunatamente registrati infortuni) e ovviamente è anche oggetto di critiche perché il modernismo che sembra dominare ogni intervento architettonico nell’Alto Garda non a tutti piace né può piacere.


Ciò non toglie che l’inaugurazione del nuovo ascensore inclinato al Bastione - che dovrebbe essere confermata per il primo sabato di luglio, il 4 - tra i suoi meriti ne avrà uno che non c’entra con la promozione turistica né con lo sviluppo economico di Riva, ed è quello di riportare i rivani lassù a guardare la città dall’alto come si faceva, spesso, fino alla metà degli anni Ottanta.
Chi ha più di quarant’anni ricorderà la seggiovia gialla che tra ben altri comfort portava da via Circonvallazione alla terrazza del Bastione. Salirci era una piccola tradizione per tante famiglie rivane. Si andava lassù per guardare Riva dal cielo, il lago, mangiarsi un gelato. Poi la seggiovia è stata dismessa, è sparita, e al suo posto è tornato il bosco.

E il Bastione è diventato un po’ meno “rivano”, un po’ meno accessibile. Certo, chi vuole ha continuato ad andarci, ma è innegabile che la fortezza devastata dai proiettili francesi del Vendome nel 1703 è diventata più lontana negli ultimi decenni.
Ora le cose cambieranno.

L’ascensore inclinato ci riporterà al Bastione in 2 minuti e 38 secondi. Lo farà a gruppi di 14 persone, ogni dieci minuti a meno che non ci sia già la fila perché allora il sensore accorcerà i tempi della partenza. Si salirà prima con una pendenza del 37%, poi del 43% (e lo scarto è avvertibile, sia in salita che in discesa), poi di nuovo del 37%. Sotto i nostri piedi le case antiche del centro storico, del rione Marocco, ma anche l’Apponale e l’imbarcadero. Sopra la Rocchetta con le sue foreste di pini.

Il viaggio costerà 3 euro a tratta, ma si potrà comprare il biglietto andata e ritorno per 5 euro. C’è poi un’agevolazione molto invitante in orario tardo pomeridiano. Dopo le 18.30 e fino a mezzanotte, si salirà e scenderà con 2 euro (1 euro a tratta), tariffa pensata proprio per incentivare rivani e turisti a salire al Bastione all’ora dell’aperitivo, per fermarsi magari poi a cena al ristorante (che aprirà anche lui il 4 luglio, salvo imprevisti) e ridiscendere a notte.

Ieri pomeriggio il presidente della «Lido» Giacomo Bernardi e il sindaco Adalberto Mosaner hanno accompagnato i giornalisti locali in un viaggio andata e ritorno in anteprima proprio per illustrare le caratteristiche dell’ascensore e annunciare, con soddisfazione, il completamento di un intervento che non poteva più aspettare. Con loro progettisti (Antonio Lotti, Marco Fontana e Davide Lorenzi dello studio «Fontana & Lotti-Lorenzi») e il titolare di «Impresa Costruzioni Bassosarca» Lucio Carli che ha realizzato l’opera.
Lo sviluppo dei binari è di 208 metri per un dislivello di 130. La previsione è di una media tra 400 e 500 passeggeri al giorno per circa 150 mila passaggi annui.

Il Bastione torna così ad essere parte del centro storico e il “torrino” ai piedi della fortezza principale sarà più visibile adesso di quanto non lo fosse prima. Quanto all’impatto dei binari sulle pendici della Rocchetta, esso è stato in parte ridotto dalla ricrescita (già visibile) della vegetazione, mentre binari e scale di emergenza dovranno restare color acciaio per espressa indicazione della Soprintendenza.

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