La Riva-Torbole a senso unico per consentire il by-pass ciclabile lungo il lago dopo le frane

di Chiara Zomer

Il sindaco di Torbole incassa il sì anche da parte dei sindaci di Arco Alessandro Betta e di Riva Adalberto Mosaner. L'istituzione a senso unico dell'asse Riva - Torbole è più vicina ad essere realtà. Se n'è discusso anche ieri, nel corso del sopralluogo effettuato dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti ai lavori per il bypass sulla ciclabile: nelle prossime ore si attende la valutazione definitiva della Provincia. Ma la speranza è quella di arrivare ad una soluzione già per il prossimo fine settimana, quando è attesa un'altra invasione di pedoni e ciclisti. «Serve fare qualche cosa subito - ribadisce il sindaco di Torbole Gianni Morandi - la situazione è di una pericolosità ormai insostenibile».

Ieri di ciclabile ci si è occupati pressoché per l'intera giornata. Si è cominciato al mattino, con il sopralluogo del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, accompagnato dal dirigente generale del Dipartimento infrastrutture e trasporti Stefano De Vigili, dal dirigente dell'Agenzia provinciale per le opere pubbliche Luciano Martorano e dal dirigente del Servizio opere stradali e ferroviarie Mario Monaco, nonché dal sindaco di Nago-Torbole Gianni Morandi.

La visita è servita a fare il punto della situazione: dal presidente Fugatti è arrivato l'invito a velocizzare il più possibile le attività in corso, per arrivare al più presto alla riapertura di un'opera strategica per il turismo dell'Alto Garda. Si tratta di un intervento di somma urgenza - due le frane dal Brione: a novembre e ad aprile - per il quale la Provincia ha destinato 645 mila euro, di cui 500 mila per i lavori.

Secondo i tecnici provinciali il bypass sulla ciclabile del lungo lago, all'altezza del Monte Brione, dovrebbe riaprire per il fine settimana del 19-21 giugno. Un obiettivo per la verità giudicato piuttosto ambizioso dai sindaci, che nel dubbio premerebbero per una soluzione tampone, sul fronte della sicurezza. Il sindaco Miorandi ha evidenziato la necessità di un'azione tempestiva. Per altro la sua opinione è tutto tranne che isolata: qualche ora più tardi, a margine della conferenza dei sindaci, Miorandi ha incassato il pieno sostegno dei colleghi. Perché è evidente a tutti che sul fronte sicurezza serve agire subito. E l'istituzione di un senso unico sembra l'opzione più praticabile. «Ora attendiamo le valutazioni della Provincia - commentava ieri Miorandi - ma cambiare la viabilità, una volta deciso, è questione di poche ore. Per il fine settimana potremmo essere pronti. Mi rendo conto che per gli automobilisti sarebbe un disagio, ma davvero la sicurezza è una priorità, fino all'apertura del bypass». Nel pomeriggio, con la polizia locale si è effettuato un ulteriore sopralluogo: è tutto pronto. Si attende solo il via libera da Trento.


Due frane sul Monte Brione in pochi mesi. Il primo si è verificato il 19 novembre 2019: in quell'occasione il Servizio gestione strade era intervenuto per una prima pulizia della copertura della galleria paramassi sulla statale 240 e per il disgaggio di alcuni massi pericolanti, mentre il Servizio opere stradali e ferroviarie aveva realizzato un bypass della ciclabile.

Purtroppo l'emergenza Covid-19 ha determinato una prima sospensione dei lavori, dal 16 marzo al 17 aprile.

Quindi una seconda frana, che si è verificata il 30 aprile, ha comportato una nuova sospensione dei lavori a tutela della sicurezza degli operai dell'impresa, nonché la chiusura del bypass ciclabile, visto che i frammenti della frana sono arrivati anche su quest'ultimo. Il nuovo intervento, che viene effettuato in somma urgenza, vedrà la messa in sicurezza della parete rocciosa, con pannellature di contenimento in rete metallica e chiodature.

Al termine di questa prima operazione si potrà riaprire il bypass provvisorio della ciclabile. Secondo la Provincia si potrebbe riaprire il bypass per il fine settimana del 19-21 giugno, condizioni meteorologiche permettendo. Ultimato l'intervento in parete, si riprenderanno i lavori di realizzazione della barriera paramassi a metà parete, che si dovrebbero concludere a metà luglio. L'importo complessivo dei lavori di somma urgenza è pari a 645.000 euro. Ad eseguire il lavori è l'impresa Rigon Costruzioni srl di Vallarsa.

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