In spiaggia numero chiuso Non più di 6.500 persone e sdraio a 4 metri

di Paolo Liserre

L’estate 2020 sulle spiagge dell’Alto Garda e Ledro (da Riva a Torbole, da Ledro a Tenno e in minima parte Arco) potrebbe essere quella della “corsa” mattutina ad accaparrarsi un posto prima che scatti il «tutto esaurito». E i numeri sono risicatissimi, anche se sempre meglio di quanto era stato calcolato settimane fa. Sul lungolago di competenza rivana, da viale Rovereto in giù e da Porto San Nicolò fino alla confluenza dei torrenti Albola e Varone, in una situazione di normalità la media di bagnanti è stata comodamente attorno alle 13-14 mila unità. Per l’estate 2020, bene che vada, si arriverà al massimo a 6.000-6.500 persone, qualcosa comunque di più delle 4.500 calcolate appunto una quindicina di giorni fa quando erano uscite le prime disposizioni in materia legate all’emergenza Covid-19.

Il Comune di Riva, con un’ordinanza firmata nella serata di venerdì dal sindaco Adalberto Mosaner, ha messo nero su bianco le regole che i frequentatori, residenti o turisti che siano, devono rispettare a partire da ieri e fino al 15 settembre per accedere alle spiagge di competenza. Ordinanza ripresa in tutto e per tutto anche dal Comune di Nago Torbole e che dovrebbe essere replicata anche per Ledro e Tenno. Nove i punti portanti del provvedimento, «fermo restando - fa sapere lo stesso sindaco Mosaner - che confidiamo prima di tutto nella consapevolezza e nel senso di responsabilità delle persone, in caso contrario interverremo con altre ordinanze antiassembramento», e quindi ancor più restrittive.

Prima di tutto chi va in spiaggia «deve adottare individualmente tutte le misure di sicurezza relative a igiene personale, distanziamento fisico e utilizzo dei dispositivi di protezione». Sulle spiagge vige il divieto di assembramento e il «distanziamento interpersonale di almeno un metro», «è vietato lo stazionamento e l’assembramento lungo i viali di accesso alla spiaggia e alla battigia oltre il tempo strettamente necessario allo spostamento e per accedere al lago»; «è obbligatorio - prosegue l’ordinanza - che lettini, sdraio, teli, stuoie, etc. siano distanziati di almeno un metro e mezzo l’una dall’altra, familiari a parte, ed è obbligatorio che eventuali ombrelloni e attrezzature analoghe siano ad almeno 4 metri di distanza l’uno dall’altro».
Lettini, sdraio e attrezzature consegnate dai gestori dei pubblici esercizi «dovranno essere disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare e in ogni caso la sanificazione dovrà essere garantita a fine giornata».

È vietata la pratica di attività sportive di gruppo e quindi non si potrà giocare a pallavolo o basket negli spazi appositi ai Sabbioni così come ovviamente in altre zone, oltre al calcio già peraltro vietato dal regolamento comunale specifico. È vietato anche lasciare sulla spiaggia la sera prima di andar via ombrelloni, sdraio, lettini, sedie, tende. È ammessa la pratica degli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia o in acqua rispettando comunque il distanziamento interpersonale. Ai servizi igienici pubblici dei poli dei Sabbioni e della spiaggia dei Pini «possono accedere contemporaneamente al massimo tre persone, salvo il caso di disabili o minori di 6 anni accompagnati da un famigliare». E agli spogliatoi pubblici dei due poli sulla spiaggia può accedere al massimo una persona alla volta, salvo i casi già citati.

Per controllare il rispetto delle norme sarà intensificata la presenza di agenti della Polizia Locale così come i servizi di altre forze dell’ordine (Polizia e Carabinieri) così come la prossima settimana dovrebbero essere definiti con più precisione i compiti dei cosiddetti «steward» previsti su tutte le spiagge dei laghi dell’Alto Garda e Ledro. In questo contesto assumerà un ruolo importante anche il personale del servizio «Spiagge Sicure» (dal 13 giugno al 13 settembre) che oltre a svolgere la funzione di assistenza bagnanti «avrà un ruolo di supporto per informare e consigliare le persone sui comportamenti corretti da seguire e per controllare e segnalare alle forze dell’ordine eventuali situazioni critiche».

La prossima settimana (mercoledì è convocata la conferenza dei sindaci) dovrebbe arrivare anche una decisione unitaria valida per tutti i Comuni riguardo alla riapertura dei parchi-gioco, oggi ancora off-limits in zona, a differenza, ad esempio, di Trento dove le aree gioco sono state riaperte gradualmente già venerdì. Si cerca una linea d’azione comune ma la riapertura dovrebbe essere ormai questione di giorni, al massimo per il prossimo fine settimana.

Così si preparano a Bibione:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

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