La ripartenza anche sull'acqua Via libera a pesca, vela e surf

di Davide Pivetti

Si torna in acqua, anzi, sull’acqua, per solcare le acque del Garda ovviamente senza dimenticare i rischi cui si va incontro in qualunque attività che comporti l’incontro tra persone, anche in barca.

Con l’entrata in vigore del decreto del 16 maggio e del decreto del presidente del Consiglio del giorno dopo, possono essere svolte nelle acque del lago di Garda tutte le attività nautiche consuete, ma nel rispetto delle norme previste per il distanziamento sociale e per le attività sportive contenute nei provvedimenti statali e regionali vigenti.
Le forze dell’ordine ovviamente richiamano l’attenzione di tutti i fruitori del maggior lago italiano, sulla necessità di rispettare tutte le norme di settore relative alla pesca lacuale, alle attività balneari, alle attività sportive e nautiche in genere che sono contenute nella legislazione nazionale, regionale e nelle ordinanze locali.

Le attività possono essere effettuare adottando, la necessaria prudenza per contribuire a garantire un buon livello di sicurezza generale. «Nelle attività della nautica da diporto - ricorda la Guardia Costiera - la responsabilità individuale degli utenti resta l’elemento essenziale per rendere efficaci le principali misure di distanziamento sociale (come evitare i contatti ravvicinati, sanificare gli ambienti, rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro ed ovviamente la protezione del naso e della bocca per i passeggeri).

Rimane inteso che, alcuni accorgimenti (come appunto quello della distanza), non sono chiaramente obbligatori tra gli utenti che sono conviventi e determinano, allo stesso tempo, in relazione alla lunghezza di una unità da diporto, il numero massimo delle persone trasportabili durante la navigazione».

Nell’ottica di gestire questa fase di riavvio delle attività, la Guardia Costiera del lago di Garda, per una maggiore tutela degli interessi della collettività, continuerà con i propri controlli, già intensificati dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, ponendo particolare attenzione al rispetto delle disposizioni in materia di pesca sportiva e di sicurezza della navigazione da diporto.

Lo stesso stanno facendo gli uomin della Squadra nautica della Polizia di Stato con particolare riferimento alle acque del Garda trentino, in questi giorni già molto frequentate.

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