Gettano nel lago di Garda 80 blocchi di cemento

Ottanta blocchi di cemento scaricati sul fondale del lago di Garda: sei persone, tre dirigenti e tre dipendenti della ditta Pasqual Zemiro, sono state denunciate per gestione illecita di rifiuti. La società veneziana di scavi e demolizioni marittime si era aggiudicata la gara d’appalto, per 90 mila euro circa, indetta dal Comune di Torri del Benaco, e avrebbe dovuto sistemare il porticciolo di Torri.

Il lavoro degli operai consisteva nel rimuovere i plinti in cemento, circa 400 chili l’uno. In tutto un’ottantina. Tanti almeno ne risultavano sulla carta. I carabinieri del nucleo operativo ecologico, grazie alla segnalazione di alcuni cittadini, hanno scoperto che la ditta, utilizzando una chiatta, buttava i blocchi nel lago a una profondità di circa 80-120 metri.

Non sarà facile recuperare il materiale gettato ma, in ogni caso, è stato sottolineato nella conferenza stampa delle forze dell’ordine, non c’è pericolo ambientale; si tratta di una violazione di una serie di normative in materia ambientale e di smaltimento rifiuti.

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