Per Eleonora, uccisa di botte domenica una marcia silenziosa da Nago al luogo del delitto

Un momento di riflessione sulla violenza maschile sulle donne si svolgerà domenica alle 14.30, una marcia di consapevolezza dalla rotonda di Nago fino al luogo in cui è stata uccisa Eleonora Perraro.
Ancora incredula e scossa, la comunità dell’Alto Garda e Ledro desidera trasmettere un segnale di opposizione sociale al crimine femminicida. Nel farlo, si stringe compatta attorno alla famiglia di Eleonora Perraro, 43enne trovata morta giovedì 5 settembre nel giardino del locale «Sesto Grado» di Nago. Indagato per omicidio volontario il marito Marco Manfrini, che quella mattina aveva chiamato i soccorsi affermando di essersi svegliato accanto alla moglie priva di vita. Se il presunto omicida continua a dichiararsi innocente, in questi giorni la popolazione ha ripetutamente proposto un momento di ritrovo per riflettere sul maschilismo e sul patriarcato. «I nostri sindaci si trovino per dire basta alla violenza sulle donne - aveva proposto Tommaso Ulivieri, consigliere comunale di Arco - si invitino le persone, gli uomini della comunità a una mobilitazione e una salita silenziosa verso il luogo dell’omicidio di Eleonora Perraro e ricordando Alba Chiara Baroni. Non è più possibile tacere sulla violenza presente in noi e sull’avversione di certa politica con la quale si tratta l’educazione di genere che servirebbe per estirparla. Ho parlato con i familiari, persone che nel dolore e con estrema dignità condividono la necessità di una mobilitazione contro questa piaga culturale». «A seguito di contatti con la mamma di Eleonora Perraro - ha comunicato ieri Alessandro Betta - si desidera promuovere un momento di memoria a Nago. L’invito a partecipare è rivolto a tutti e a tutte coloro che desiderano stare vicini alla famiglia e sostenere un forte “Mai più violenza sulle donne!”».

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