Volontarie ripuliscono la Ponale e lungo il Sarca

di Elena Piva

Combattere la maleducazione per salvare il proprio territorio dall’inquinamento ambientale: sebbene parchi e spiagge stiano diventando contenitori di rifiuti, Bianca Felipe non demorde e continua la sua battaglia sulle orme della giovane attivista Greta Thunberg.

Da maggio, assieme alle amiche Elena Rosà e Camilla Betta, Bianca ha infatti avviato una campagna di sensibilizzazione nell’Alto Garda tramite «Domenica Verde», progetto che ha visto le ragazze armarsi di sacchi e guanti per ripulire il lungolago di Riva dall’immondizia.

Domenica Bianca ed Elena si sono presentate di fronte al Casinò di Arco, cambiando area in cui operare. Ancora una volta le promesse sono svanite nell’aria: a loro si è aggiunta solo la nonna di Bianca. «Siamo rimaste molto deluse - ha raccontato Bianca - lungo il Sarca e abbiamo trovato tantissime sigarette, assorbenti abbandonati, un bottiglione da vino in vetro, cartoni di latte e bottiglie in plastica. Siamo giunte al ponte e abbiamo percorso il versante di San Martino. Una donna ha spiegato alle figlie il nostro lavoro con ammirazione». Se tutto andrà per il meglio, a settembre inizieranno delle attività mediante le quali spronare i bambini a salvaguardare la natura circostante.

«Speriamo domenica partecipino molte persone - ha aggiunto - ciò che faccio mi piace e mi fa stare bene, però è dura non demoralizzarsi quando i cittadini voltano lo sguardo. L’importante è che si faccia qualcosa, non dirlo soltanto. Se il singolo inizia, il gruppo cresce e potrà avere rilievo agli occhi delle istituzioni». Qualcuno ha accolto l’appello: mentre la Ponale viene ripulita grazie all’attenzione di Monica Cura, che collabora con l’associazione «Mondo Ponale», anche Francesca Miorelli ha raccolto la spazzatura sulle spiagge del lago di Tenno. «Questo è il risultato di un weekend ricco di bagnanti maleducati» ha commentato la donna, dimostrando quanto gesti simili al suo facciano la differenza.

Lo stesso è accaduto al torbolano Raffaele Fanini, la cui iniziativa è stata pubblicata ieri sulle pagine de l’Adige.

«Raccogliere i rifiuti lungo il tragitto da Torbole a Rimini in bici - ha spiegato Raffaele, socio dell’associazione “Rotte Inverse” - è un’idea recente. Ho pensato che un’azione simile potesse dare un chiaro segnale di cambiamento e miglioramento. Così ho attaccato un carretto alla bicicletta, raccogliendo per il 95 % bottiglie d’acqua in plastica. È positivo inizino ad esserci più iniziative per sensibilizzare la gente, non penso che a casa propria le persone buttino a terra le bottiglie di plastica. Casa non è solo l’appartamento, ma l’intero pianeta».

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