Riva, polemica tra pescatori "aggredito" il professionista

È uno sfogo comprensibile quello che Alberto Rania, l’unico pescatore professionista del Garda trentino, ha affidato ai social dopo due episodi spiacevoli.


Per due sere di fila è stato apostrofato da pescatori cannisti alle foci del Sarca, dove si apprestava a gettare le sue reti. Ricordando anche un terzo precedente, quando gli tirarono pure i sassi dalla riva.

«Il regolamento della pesca mi permetterebbe di mettere le reti 3 ore prima del tramonto, cosa che non faccio mai per permettere agli altri pescatori con le canne di poter pescare e divertirsi. Credo di aver dimostrato negli anni il mio impegno per la difesa del lago, sono impegnato costantemente nel volontariato con gli «Amici della Tirlindana», sono stato socio fondatore e primo presidente dell’Unione Pescatori Sportivi del Garda, tra le tante cose fatte per il lago ricordo le innumerevoli semine di trote, lucci e tinche, la posa del canneto di punta Lido, l’area protetta di Val Gola, la posa delle fascine per il pesce persico, i progetti per il carpione e l’alborella. Ho a cuore la sua salvaguardia per il futuro».

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