Centro sportivo di Tenno i vandali ci dormono e lasciano un disastro

 Non è chiaro come siano entrati e nemmeno quando. Ma è evidente che ci sono rimasti un bel po’ e ne hanno combinate di tutti i colori. I vandali hanno trascorso una o più notti all’interno del centro sportivo di Tenno, in particolare la palestra delle scuole elementari di via Roma, una struttura di cui la valle va molto orgogliosa anche perché rinnovata tre anni fa con un investimento da 1 milione e 400 mila euro.
Qualcuno è riuscito ad introdursi nella struttura, peraltro senza che siano stati rilevati evidenti segni di effrazione, e una volta dentro ha fatto festa con gli attrezzi sportivi in dotazione alla palestra. Palloni dappertutto, materassini, accessori vari. Purtroppo, oltre al disordine, ci sono anche i danni, in particolare alle attrezzature in uso per la ginnastica artistica proposta da un’associazione locale. Attrezzi solitamente utilizzati da bimbe di 9-10 anni, che hanno ceduto sotto l’azione di giovani di altra stazza e “portamento”. I danni (travi distorte, trampolini sfondati) si stimano in alcune migliaia di euro e, almeno per ora, comportano limitazioni alle attività stesse che si possono praticare in palestra.
Il sindaco Giuliano Marocchi non ne parla volentieri: «Sì, è successo in questi giorni di chiusura per le feste - conferma - e pensiamo agli effetti di qualche notte brava ad opera dei soliti perditempo, sicuramente ragazzate. Tra l’altro è la quarta volta che in quell’area succede qualcosa di simile: al tennis prima, poi al parco ghiochi e al parcheggio della scuola. Questa volta non la passano liscia».
Il sospetto è che gli autori siano sempre gli stessi. «L’amministrazione è al corrente di quanto accaduto - dice Marocchi - sta valutando i danni e sta acquisendo informazioni. Siamo molto dispiaciuti per il patrimonio pubblico e la palestra, anche perché così si è compromessa l’attività di un’associazione sportiva. Nei prossimi giorni la giunta farà le dovute valutazioni, l’intenzione è quella di procedere anche penalmente, se non ci sarà modo di risolvere la cosa in modo più semplice».

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