Arco, «No alla tecnologia 5G nella nostra città»

«Massima attenzione verso il 5G». I consiglieri comunali di minoranza Andrea Ravagni e Bruna Todeschi lanciano il tema del 5G e dei campi elettromagnetici e dei possibili rischi per la salute attraverso una mozione consiliare presentata ieri mattina in conferenza stampa.
«Intendiamo sottoporre all'attenzione del sindaco e dei membri della giunta e dei colleghi consiglieri la grave e sottostimata situazione inerente il 5G» affermano. Da quest'anno, spiegano, «saranno installati i sistemi mobili di quinta generazione, noti come strutture 5G, posizionando "miniantenne" su abitazioni, scuole, centri diurni, centri ricreativi, lampioni e altro ancora. La ricerca dimostra che le radiazioni a onda millimetrica del 5G potrebbero far ammalare le persone, in particolar modo i bambini, le donne incinte e le persone con malattie croniche. Gli effetti avversi sulla salute causati dalle strutture potrebbero includere cancro, infertilità, mal di testa, insonnia e altro ancora».

Ravagni e Todeschi chiedono alla giunta comunale «di opporsi al posizionamento del 5G sul territorio comunale» almeno fino a quando «fonti certe scientificamente provate non escludano inequivocabilmente rischi per la salute umana».
La mozione dei consiglieri impegna inoltre la giunta comunale a «promuovere anche presso le strutture scolastiche un uso più consapevole delle tecnologie» oltre a «richiedere costanti controlli e monitoraggi da parte di Apss e Appa sui campi elettromagnetici». «Questa mozione - spiega Ravagni - non vuole creare allarmismi presso la popolazione cerca di avviare una discussione su un tema così importante. Vogliamo che quantomeno se ne ragioni e se ne parli».

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