Medie musicali, Bisesti nega la seconda sezione

«Mi spiace ma quest’anno non credo sia proprio possibile aprire la seconda sezione», le parole di Mirko Bisesti (Lega nord), assessore provinciale all’istruzione, università e cultura mettono una pietra sopra le speranze di 28 bambine e bambini che amano la musica e che speravano di poterla imparare e studiare già dalla prima media.
Pare quindi non ci sia nulla da fare per l’apertura a settembre 2019 di una seconda sezione della prima classe della Scuola media a indirizzo musicaledi Riva del Garda: per il terzo anno consecutivo oltre 20 ragazzine e ragazzini restano esclusi, 28 per la precisione quest’anno, senza che la Provincia e l’assessorato all’istruzione prevedano per settembre 2019 l’avvio di una seconda classe.
La richiesta in tal senso viene da un gruppo di una quindicina dei 28 alunni rimasti tagliati fuori dal test d’ingresso. I genitori avevano avuto un colloquio lo scorso 11 marzo con l’assessorato all’istruzione, il capogabinetto e il funzionario: «E pareva che non ci fossero ostacoli né politici, né di risorse - ha riferito anche a nome degli altri genitori, Flavia Chiaro, madre e insegnante - e nemmeno per gli spazi visto che il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Riva 1, Giovanni Kral, ci ha detto che se si volesse avviare una seconda sezione della Scuola media a indirizzo musicale lo spazio lo si riuscirà a trovare. Da allora però nulla si è mosso».
Bisesti, sentito sulla questione, ha spiegato: «Noi sosteniamo i licei musicali e tutto quello che riguarda la formazione in questo senso, tanto che a Riva abbiamo dato la deroga per il liceo musicale, ma per la seconda sezione della scuola media musicale è più difficile: lì è prevista una sola classe e non voglio ora fare promesse che non posso mantenere. Con le iscrizioni e gli esami d’ingresso già fatti tutto diventerebbe più complesso. Per settembre 2020 invece abbiamo tutto il tempo per trovare una soluzione per avviare anche la seconda sezione».
Il dirigente Kral ha fatto sapere che «gli spazi si potrebbero trovare ma l’apertura di una seconda sezione non dipende da me ma dalla normativa nazionale e provinciale. Peraltro organizzare da adesso per settembre una seconda sezione sarebbe particolarmente complesso, dovremmo trovare quattro nuovi strumenti. La richiesta comunque c’è, ogni anno superano l’esame d’ingresso ma restano poi esclusi numerosi ragazzini. Ci sono richieste da tutto l’Alto Garda da Ledro, perfino da Tremosine e Malcesine».
«Se le cose stanno così - ha osservato ieri Chiaro - la chiusura a qualsiasi ipotesi di seconda sezione per settembre va a scapito di tutte quelle bambine e bambini che con motivazione ed entusiasmo hanno affrontato le prove selettive; si ripercuote su questi bambini cui viene precluso definitivamente un percorso formativo giusto per loro. Per tutti noi è nostra grossa delusione perché la questione non è stata presa in considerazione per l’importanza che meritava, non ci sentiamo tutelati. E trovo molto triste che non ci sia arrivata nessuna risposta ufficiale né da Bisesti né dai funzionari ma che abbiamo dovuto apprenderla dal giornale».

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