Tunnel Loppio-Busa a sorpresa spunta una nuova ipotesi

di Paolo Liserre

Per ora è solo un’ipotesi messa sul tavolo, alla quale tra l’altro mancano i supporti fondamentali: i soldi. Ma intanto l’idea c’è e starà alla giunta provinciale nei prossimi mesi reperire le risorse per renderla praticabile. Il collegamento viario Loppio-Busa si arricchisce di una nuova galleria che però non ha nulla a che vedere con la parte in costruzione Passo S. Giovanni-Maza-Cretaccio. Un tunnel di circa 500 metri che partendo dalla famosa «curva dei rospi» sbucherebbe sul primo rettifilo in direzione Loppio, praticamente all’altezza dell’isola di S. Andrea che delimita tra l’altro il confine tra Alto Garda e Vallagarina, tornando poi sulla statale attuale. Un’opera dal costo preventivato di circa 13 milioni di euro e che consentirebbe di bypassare alcuni tratti tortuosi della vecchia strada.
Un’ipotesi, come detto, che però i tecnici provinciali stanno verificando e hanno portato al tavolo dei sindaci della zona nel vertice con il governatore Fugatti e la giunta provinciale. In un primo momento si era parlato di «correzioni» dell’attuale sede stradale cercando di «raddrizzarla» per renderla più scorrevole. A chiarire un tantino di più le cose ci ha pensato il sindaco di Riva Adalberto Mosaner nella sua relazione al bilancio dove fa riferimento a due ipotesi proposte dalla Provincia. La prima è un tunnel più breve di 165 metri (circa 9 milioni di euro la spesa) che partirebbe in corrispondenza dello slargo dove abitualmente staziona un rivenditore di anfore e sbucherebbe sempre in località S. Andrea. La seconda, la più logica e plausibile, taglia di fatto almeno un paio di curve secche con ingresso alla «curva dei rospi» e uscita nello stesso punto della prima. Circa 500 metri appunto con marcia in entrambe le direzioni e chiusura del tratto corrispondente dell’attuale statale.
«È stato posto un problema di omogeneità di funzionamento della strada nel momento in cui sarà in funzione il tunnel Passo S. Giovanni-Cretaccio - osserva Raffaele De Col, dirigente responsabile dell’unità di missione grandi opere e ricostruzione - Oggi il tratto dalla Mala a Mori presenta due problemi: la tortuosità di alcuni tratti tra Passo San Giovanni e Loppio e la larghezza della sede stradale da Loppio all’innesto con la galleria di Mori. Attualmente la velocità media è di 52 chilometri orari, il tunnel di Passo S. Giovanni consentirà in direzione est-ovest una velocità media di 65 chilometri orari. Per rendere uniforme la velocità media dobbiamo intervenire in questi due punti ed è per questo che sono state proposte queste due soluzioni per il pezzo Mala-isola di S. Andrea». Resta da vedere cosa nei prossimi mesi deciderà la politica perché per realizzare le idee e i progetti ci vogliono i soldi e al momento questi non ci sono a bilancio. Se davvero la Provincia vuole percorrere questa strada lo vedremo già in estate quando in fase di assestamento di bilancio bisognerà eventualmente prevedere le risorse necessarie.

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