La giunta provinciale vuole aprire ad Arco una unità ospedaliera di neurochirurgia

È un annuncio che ad Arco hanno trovato molto sorprendente: nell’ospedale locale, infatti, dove è stato chiuso il Punto Nascite, la Giunta Fugatti vuole aprire una nuova Unità Operativa di neurochirurgia, per trattare in modo particolare gli ictus e gli aneurismi. Operazioni a cervello aperto, quindi, in un piccolo ospedale dove non c’è il reparto di Rianimazione.

Eppure il comunicato della Giunta provinciale parla chiaro: «L’Unità operativa di neurochirurgia dell’ospedale di Trento è decisamente all’avanguardia nel campo della chirurgia, in particolare per gli aneurismi cerebrali: è di novembre infatti la notizia che l’equipe ha eseguito con successo il primo intervento con un paziente in condizioni di veglia, fra i primissimi in Italia. E’ in base a queste considerazioni che la Giunta provinciale oggi, su indicazione dell’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana, ha costituito un gruppo di lavoro con il compito di valutare costi e benefici per la costituzione di un’Unità Operativa presso l’Ospedale di Arco, in stretto contatto con l’U.O. del Santa Chiara».

«Al Santa Chiara abbiamo un’equipe specialistica di elevata eccellenza - sono le parole dell’assessore Segnana - ma in questo ospedale si trovano in difficoltà per gli spazi. Proprio per venire incontro alle loro necessità, abbiamo deciso di costituire un gruppo di lavoro che valuti la possibilità di istituire un’Unità Operativa multizonale ad Arco; il gruppo analizzerà cosa potrebbe costare, ma anche i vantaggi che una collaborazione di questo tipo fra l’ospedale di Arco e quello di Trento potrebbe portare».

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