Coop Alto Garda in perdita anche nel 2017

di Paola Malcotti

Un anno col Commissario quello trascorso da Coop Alto Garda che ieri sera ha riunito l’assemblea generale dei soci al Palacongressi di Riva.

Un evento che sulla carta interessa più di 16 mila soci, quasi tutti altogardesani, e che ha portato in assemblea una nutrita rappresentanza della base sociale.

Un anno di lavoro che il Commissario Maurizio Postal e il vicecommissario Debora Pedrotti hanno voluto riassumere nel volantino distribuito ai soci con tutti i numeri essenziali di questi ultimi dodici mesi iniziati il 9 giugno 2017, quando a seguito di richiesta della divisione Vigilanza della Federazione Trentina delle Cooperative (richiesta per altro appoggiata anche dal Consiglio di Amministrazione allora in carica), la giunta provinciale ha disposto il Commissariamento per un anno della Cooperativa, poi prorogato fino a giugno 2019.

Gli obiettivi del Commissariamento erano e sono «la necessità di riequilibrare economicamente e finanziariamente la Cooperativa, che ha registrato una serie di esercizi in perdita: 551 milioni nel 2014, 383 milioni nel 2015 e 598 milioni nel 2016», in quest’ultimo caso nonostante aiuti di sistema di carattere straordinario per circa 500 milioni.

Tra i primi atti adottati da Postal la conferma del piano di rilancio, adottato dal precedente Cda e la nomina di un nuovo direttore nella persona di Rudi Manfrini. Il piano prevedeva come linee portanti la revisione degli approvvigionamenti, la ristrutturazione e l’efficientamento del personale, un rilancio dei punti vendita, nuove linee di credito, la rinegoziazione del contratto di affitto del “Blue Garden” e l’aumento del capitale sociale con l’intervento dei soci sovventori “Promocoop Trentina spa” e “Sait sc”.

CRESCONO I RICAVI

I ricavi netti complessivi sono passati dai 32,4 milioni del 2016 ai 32,8 milioni del 2017 con un incremento del 1,2 %. La marginalità totale delle vendite (compresi sconti e ristorni Sait) è aumentata dal 24,07 al 25,20 %. Conseguentemente è migliorato anche il risultato economico finale, con una perdita netta che è scesa dai 598 mila euro del 2016 ai 370 mila euro del 2017. Al netto degli elementi di carattere straordinario la perdita del 2017 si riduce a 100 mila euro.

RISTORNI DI SAIT

Il miglioramento della marginalità sulle vendite (+1,13%) è in gran parte dovuta al miglioramento degli sconti e dei ristorni riconosciuti da Sait. In particolare gli sconti sulle forniture sono passati da 504 a 516 mila euro anche grazie all’aumentata fedeltà negli acquisti, che ha raggiunto il 98%, e i ristorni sono cresciuti da 322 a 624 mila euro.

ASSETTO FINANZIARIO

Il prestito sociale è diminuito di 4,6 milioni di euro; attualmente si colloca intorno ai 6,5 milioni di euro. Le risorse finanziarie per questo rimborso sono derivate, principalmente, dal richiamo fatto dalla Cooperativa dei prestiti concessi in passato a Sait e da nuovi finanziamenti concessi dalla Cassa Rurale Alto Garda. La Cooperativa attualmente è in regola rispetto a tutte le proprie obbligazioni e il finanziamento soci si è stabilizzato. La Rurale ha prolungato i piani di ammortamento dei mutui principali.

LA STRUTTURA

I lavoratori occupati sono 153, contro i 168 dell’anno prima. «Riduzione realizzata senza l’applicazione di licenziamenti collettivi». Il costo del personale si è ridotto di circa 500 mila euro. «Va riconosciuto lo sforzo dei dipendenti sia sotto il profilo delle remunerazioni sia sotto il profilo dell’impegno». Il Commissario ricorda che «il contratto integrativo aziendale, scaduto il 31 marzo 2017, è oggetto di trattativa coi sindacati».

OLTRE 16 MILA SOCI

I soci sono 16.599 contro i 16.464 del 2016. Le vendite a soci ammontano al 53,76% del totale (55,51% nello scorso anno). Gli sconti a soci sono ammontati a 2,9 milioni di euro, con un aumento di ben 400 mila rispetto al 2016.


 

Centodiciotto su sedicimila, ossia lo zero-virgola-sette percento (0,7%). È forse quello sulla misera partecipazione dei soci all’annuale appuntamento con il rendiconto d’esercizio dell’anno precedente della Coop Consumatori Alto Garda, evento in genere molto atteso e vissuto, il dato più desolante emerso lunedì sera al Palacongressi di Riva, quando nella Sala dei Mille, solitamente affollata, solo 118 affiliati su 16.599 si sono presentati all’incontro organizzato dal commissario pro-tempore Maurizio Postal per esaminare ed approvare sia il bilancio 2017 (chiuso in ripresa rispetto al 2016 ma in ogni caso sotto di 369.593 euro) sia la proposta di aumento del capitale sociale. Un punto all’ordine del giorno, quest’ultimo, inserito nella parte straordinaria dell’assemblea, che con nessun voto contrario e solo due astenuti è stato approvato dalla scarna platea, che ha dato così via libera ad una manovra di riassetto economico della società che, almeno per il prossimo triennio, permetterà a Coop Alto Garda di fronteggiare importanti investimenti di ammodernamento dei punti vendita di Dro, Torbole e di piazzale Mimosa a Riva.

«Nel corso del 2017 il prestito sociale è diminuito di 4,6 milioni di euro - ha spiegato il commissario - e attualmente si colloca attorno ai 6,5 milioni. Le risorse finanziarie per questo rimborso sono derivate principalmente dal richiamo fatto dalla nostra cooperativa dei prestiti concessi in passato a Sait e da nuovi finanziamenti concessi dalla Cassa Rurale Alto Garda. Ad inizio 2018 la banca ha prolungato i piani di ammortamento dei mutui principali ma per completare il quadro del riassetto finanziario previsto dal piano industriale era necessario raccogliere la sottoscrizione dell’aumento del capitale sociale, in modo da portare il patrimonio netto a valori non inferiori al prestito, come previsto dalla legge».

Quarantamila le azioni che verranno ora rilasciate grazie al provvedimento adottato dalla compagine sociale, per un valore nominale complessivo pari ad un milione di euro: di queste, metà quelle che verranno concesse a Promocoop Trentina spa e metà a Consorzio Sait, «che in questi giorni ha già provveduto al versamento - ha aggiunto Postal - a conferma della volontà della società di sostenere la nostra cooperativa tramite questa forma di finanziamento e che, a sua volta, è già stata approvata dall’organo di vigilanza, ossia dalla Provincia».

La manovra deliberata dall’assemblea dei soci dell’altra sera è stata tuttavia anticipata dalla modifica all’articolo 17 dello Statuto relativo all’emissione di azioni a soci sovventori, reso ora più flessibile e meno vincolante, e dall’approvazione di uno specifico regolamento che d’ora in avanti disciplinerà l’aumento di capitale, i diritti ed i doveri patrimoniali e di recesso, la remunerazione dei dividendi, la partecipazione dei finanziatori. «A Promocoop sarà riservata la facoltà di nominare un consigliere d’amministrazione, un liquidatore, un membro del collegio sindacale - ha concluso il commissario - mentre per quanto riguarda il rapporto con Sait, almeno per il prossimo triennio Coop Alto Garda si impegna a considerare il Consorzio quale partner principale e strategico per la gestione dei processi d’approvvigionamento, per un ammontare non inferiore al 95% dell’assortimento di tutti i punti vendita». Infine, in vista delle prossime modifiche allo Statuto, il suggerimento dell’ex direttore Bertoldi di «un ripulisti nella compagine sociale e la fuoriuscita di quei soci che pur risultando iscritti non si servono più dei nostri punti vendita per i loro acquisti, preferendo quelli della concorrenza».

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