La proposta: «Multe a chi fa l'elemosina»

Multiamo chi fa l’elemosina e sosteniamo invece chi ha davvero bisogno. È questa, in estrema sintesi, la proposta che i consiglieri comunali della Lega Luca Grazioli e Piergiorgio Zambotti hanno presentato al sindaco Adalberto Mosaner attraverso una mozione. «Il consiglio comunale di Riva del Garda - spiegano - chiederà al sindaco Mosaner d’impegnarsi ad emettere un’ordinanza per sanzionare chi agevolerà l’accattonaggio attraverso la donazione di somme di denaro, invitando eventualmente a contribuire al sostentamento di persone bisognose, attraverso i percorsi ufficiali dell’amministrazione comunale e della Comunità dell’Alto Garda e Ledro».

I due consiglieri raccontano d’essere stati «sollecitati da molti cittadini perché la situazione è ormai fuori controllo». Si riferiscono alla «costante presenza di persone straniere al di fuori di alcuni supermercati della città, durante buona parte della giornata, i quali adottano in molti casi comportamenti infastidenti nei confronti delle persone che fanno spesa». Fanno riferimento anche all’«ennesimo episodio» di pochi giorni dentro la Coop di Rione Degasperi, dove un giovane sarebbe «andato in escandescenza spaventando dipendenti e clienti».

«Spesso sono dei giovani stranieri, che dimostrano un atteggiamento che poco si addice a chi chiede elemosina per necessità - continuano i due leghisti -. Talvolta può sembrare offensivo vedere persone chiedere denaro, mentre durante la loro attività tengono fra le mani degli smartphone con cuffiette alle orecchie. Vengono addirittura simulate disabilità per richiamare l’attenzione e la compassione dei passanti, con modi di agire come l’accattonaggio molesto e insistente in particolare nel trattenere o bloccare per strada le persone, davanti alle attività commerciali, nei parcheggi e addirittura in prossimità dell’ingresso del vicino ospedale dell’Alto Garda». Atteggiamenti «da contrastare con forza per dare una risposta concreta e necessaria, dato che abbiamo ricevuto molte manifestazioni di disappunto dai cittadini», aggiungono.

Da qui la richiesta d’intervenire con un’ordinanza: «Siamo convinti che questo non risolverà la problematica al 100 per cento, però sarà un forte detterrente contro queste “false” povertà e vere criminalità organizzate».

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