Riva Fiere&Congressi aumenta il capitale di 3 milioni

di Paolo Liserre

L’operazione è rimasta rigorosamente «riservata» a pochi eletti, anche perché il blitz dovrebbe consumarsi in un brevissimo lasso di tempo: comunicazione nel cda di Riva Fiere&Congressi una decina di giorni or sono, assemblea dei soci dedicata a ratificare il tutto il prossimo 15 maggio, tra una decina di giorni. Nemmeno un mese quindi per chiudere una partita da 3 milioni di euro destinata a «coprire» parte dell’investimento che la stessa società presieduta da Roberto Pellegrini è intenzionata a fare, in accordo con la Provincia, per dare finalmente un seguito al decennale progetto di ammodernamento e ampliamento del «polo fieristico» alla Baltera.
Le risorse che «Riva Fiere&Congressi» dovrebbe mettere in campo ammontano a 9 milioni di euro. Un terzo è in cassa, un altro terzo arriverà probabilmente dall’accensione di un mutuo, resta da reperire il «pezzo» mancante. Tre milioni di euro per avere i quali si è deciso di procedere ad un aumento di capitale che ovviamente deve prima passare all’esame e al via libera dei soci. Ed è qui che qualche perplessità emerge e sta già smuovendo anche l’ambito politico locale. «Riva del Garda Fiere&Congressi spa» è controllata al 44% da «Lido di Riva del Garda srl», società partecipata del Comune di Riva ma di cui fa parte anche «Trentino Sviluppo». Il 43% del pacchetto azionario di «Rfc» è invece in mano a Garda Trentino Sviluppo (in sigla Gts spa), ovvero il mondo imprenditoriale altogardesano. Ci sono poi i soci di minoranza, Trentino Trasporti con un 7% e Garda Trentino spa con il 6. Se tutti sottoscrivono l’aumento di capitale, gli equilibri ovviamente non cambiano. Ma in caso contrario potrebbe innescarsi un rimescolamento non da poco e soprattutto senza precedenti.
Gli attori in campo ovviamente non dicono nulla, anzi, nemmeno rispondono al telefono se si cerca di avere ragguagli più precisi sull’evoluzione dell’operazione. Ma i «rumors» nei corridoi della politica e del mondo imprenditoriale aumentano di ora in ora man mano che si avvicina sempre più alle fatidiche scadenze. Prima di tutto bisognerà vedere cosa intende fare «Lido di Riva srl» e quindi il Comune (socio di maggioranza) e quindi il sindaco Mosaner. Se si opterà per la sottoscrizione, la quota parte spettante al pubblico oscilla tra 1,2 e 1,4 milioni di euro, senza dimenticare che vi dovrà essere anche il consenso di «Trentino Sviluppo» che detiene il 46,2% del pacchetto azionario di Lido. Cifre non indifferenti per la partecipata numero uno di Palazzo Pretorio che da anni non naviga nell’oro, e questo non è un mistero. Prima dell’assemblea dei soci di «Rfc» in programma martedì 15 maggio, si terrà molto probabilmente un consiglio d’amministrazione straordinario per affrontare la questione e sciogliere le riserve. Nel caso in cui il pubblico si tirasse indietro, ecco scendere in campo la componente privata con in testa Garda Trentino Sviluppo e Cassa Rurale Alto Garda che avrebbe già fornito la propria disponibilità in tal senso. Ma è ovvio che un passaggio di questo tipo avrebbe conseguenze «forti» sull’assetto societario di Riva Fiere&Congressi con la maggioranza (seppur relativa) in mano alla componente privata e il socio pubblico (Lido) per la prima volta un gradino più in basso.

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