Laicità, Consulta trentina al via

«Consulta trentina per la laicità nelle istituzioni»: firmato lo statuto, ieri a Cantiere 26 ad Arco in occasione di Laikoday, «perché in Italia manca una cultura della laicità: questa è la vera resistenza; questo Paese ha bisogno di un lavoro culturale diffuso e plurale e politico al riguardo». Monica Lanfranco giornalista e formatrice, è stata la madrina alla firma del patto che mette in rete una serie di associazioni e gruppi trentini tra cui Agedo, Anpi, Arci, Arcigay, Arcilesbica, Arco bene comune, Alc, LaicItalia, Coordinamento genitori democratici, Deina, Famiglie arcobaleno, Libera, Lo stesso cielo, associazione per la cremazione, Chiesa pastafariana, Per un’Europa dei popoli, Uaar, Elgbtq*. «Abbiamo il piacere di avviare la Consulta - ha detto Tommaso Ulivieri, consigliere comunale di Arco, uno dei promotori dell’iniziativa - che oggi nasce ufficialmente per un lavoro di condivisione delle associazioni».

Claudia Merighi, presidente di Laici trentini per i diritti civili ha ricordato che «senza un lavoro di rete tra associazioni, la nostra attività spesso si ferma alla sola testimonianza, che va bene, ma assieme possiamo lavorare per un cambiamento della società, ne sa qualcosa Paolo Zanella presidente di Arcigay Trentino che è riuscito a far accettare il Dolomiti pride al sindaco di Trento Andreatta, proprio perché forte della firma di 50 associazioni». Presenti all’atto della firma numerosi esponenti dei gruppi firmatari e dell’assessora delle politiche sociali di Arco, Silvia Girelli.

Laikoday ha preso il via la mattina con un interessante corso di formazione su Diritti delle donne e laicità tenuto da Monica Lanfranco e al quale hanno partecipato giovani, giornalisti e anche Sara Ferrari, assessora provinciale alla ricerca, università, politiche giovanili e pari opportunità, Lucia Maestri, consigliera provinciale, Girelli e Alexander Schuster, ricercatore all’università di Verona e avvocato di Trento specializzato in biodiritto, diritti civili e integrazione europea.

Nel corso del pomeriggio ci sono stati altri interessanti appuntamenti come quello dedicato alla Cannabis terapeutica. Novità sul tema con Fabio Valcanover (avvocato), Paolo Poli (anestesista, fondatore della Società scientifica italiana ricerca cannabis) e Bruno Bizzaro (presidente ordine farmacisti Trentino) in un dialogo moderato da Laura Strada (Rai); e quello con Inna Shevchenko (leader Femen) in collegamento Skype che ha presentato il suo ultimo libro Anatomia dell’oppressione. Le religioni sono compatibili col femminismo? «per il quale - ha osservato Lanfranco - è stato difficile trovare in Italia un editore, anche tra quelli laici, perché tocca le tre religioni monoteiste». Altra tematica affrontata la procreazione assistita con Arne Luhewink (direttore del centro per la Procreazione medicalmente assistita), Emilio Arisi (ginecologo e già primario di ostetricia e ginecologia a Trento) e Alexander Schuster.

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