Un «arcobaleno culturale» per battere il razzismo

di Elena Piva

Domenica il campo da calcio di Varone si è trasformato in un arcobaleno culturale.

Le associazioni del territorio, che hanno aderito alla «XIVª settimana d’azione contro il razzismo» hanno organizzato il «Torneo di calcio contro ogni forma di razzismo» per accogliere ragazzi di qualsiasi etnia e creare un momento d’incontro dedicato alla conoscenza dell’altro. È il secondo anno per il Comune di Riva, col progetto «Culture InMigrazione» che è cominciato martedì 20 marzo e si è concluso domenica.

Le partite, ciascuna con una durata di diciotto minuti, sono state giocate su due campi (ottenuti dividendo in due porzioni il «Varonese») dai giovani richiedenti asilo dell’Alto Garda e di Rovereto.

A scontrarsi, squadre multietniche formate da ragazzi nordafricani, senegalesi, nigeriani, italiani, congolesi e albanesi. Nessuna differenza sul campo da calcio, solo voglia di trascorrere una domenica in compagnia come qualsiasi amante del pallone avrebbe voluto fare in una giornata di sole primaverile. Terminate le partite, hanno fatto merenda l’uno al fianco dell’altro, lasciando spazio a sorrisi e scambi di pensieri.

«Siamo soddisfatti della risposta di chi ha partecipato agli eventi disseminati lungo la settimana - ha detto Martina Tonelli, dell’associazione “Arcobaleno Scs” - abbiamo notato una maggiore partecipazione rispetto allo scorso anno. In particolare, la mostra fotografica “Show your voice” si è arricchita con i ritratti di chi ha deciso di prendere parte a questa importante manifestazione».

Alle 19 si è svolta la premiazione della squadra vincitrice, preceduta dalla musica del gruppo della scuola musicale «Smag» che ha saputo toccare all’unisono il cuore dei presenti. Un successo ottenuto grazie alla collaborazione delle associazioni «Rinia», «Mavi», «La Speranza», «Amicizia Ebraico Cristiana dell’Alto Garda», il Centro per la Cooperazione Internazionale, la «Fondazione Bruno Kessler», la biblioteca civica di Riva, la cooperativa «Arcobaleno Scs», l’Apsp Casa Mia e il Gruppo iniziative di Varone.

«Ad oggi manca quella consapevolezza culturale in grado di stabilire un equilibrio tra dottrina e indottrinamento - ha detto Renza Bollettin, assessora alla cultura - spero si possa, un giorno, non dover più organizzare una settimana dedicata ad eventi contro il razzismo perché, in quel caso, significherebbe aver risolto questo problema». Mai come ora è importante tenere vivo lo spirito di queste iniziative perché, come disse Einstein: io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana.

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