Piace e coinvolge il rock di Finardi

di Fabio De Santi

Sala piena, sabato sera, al Palmeeting di Riva del Garda per l’ultimo concerto del tour di 40 anni di «Musica Ribelle» del cantautore milanese Eugenio Finardi, ma soprattutto grande entusiasmo e coinvolgimento per un pubblico di tutte le età.

Due ore di musica no stop interrotta solo dal dialogo del cantante con il pubblico, durante le quali ha cantato molti dei brani del disco «Diesel» uscito nel 1977 ed oggi ancora attuale grazie a pezzi come «Scuola» perchè «...l’unica cosa che la scuola dovrebbe fare è insegnare ad imparare...»

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Finardi ha ripercorso il suo repertorio musicale grazie ai suoi brani più famosi: Extraterrestre, La Radio, Non è nel cuore, Dolce Italia, Patrizia e Le ragazze di Osaka, senza dimenticare di ricordare i suoi album Sugo, Diesel e il collettivo di musicisti che con lui hanno avviato percorsi artistici di successo.

Grande capacità della nuova e giovane band composta da Giovanni Giuvazza Maggiore alla chitarra, Marco Lamagna al basso, Claudio Arfinengo alla batteria e Maximilian Agostini alle tastiere che con stile ed energia rock tipica degli anni 70 riproducono le sonorità dell’epoca in «Voglio». «La Cia» e «Oggi ho imparato a volare». Un nuovo collettivo di musicisti capaci di coinvolgere e stupire il pubblico.

Finardi ha dato anche spazio al giovane chitarrista Giuvazza che propone due brani del suo disco d’esordio «Nudisti al sole», riproducendo un comportamento che ha dato in passato,  il via ad artisti come Gianna Nannini.

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