Il Garda e gli sport col vento in poppa

di Davide Pivetti

Vela, windsurf, kitesurf, parapendio acrobatico, base jumping o più semplicemente far volare un aquilone.

È nel vento che il Garda trentino - ben più delle vicine sponde veronese e bresciana - ha trovato una delle risorse più invidiate per attirare ogni anno centinaia di migliaia di turisti sportivi che proprio qui trovano quello che cercano. Qui perché solo nella parte settentrionale del Garda si può contare sulla forza e la puntualità di un vento come il Peler al mattino e l’Ora al pomeriggio. Proviamo ad immaginarci, per un attimo, le nostre sponde senza vento. A parte la calura da pianura padana in città e l’insostenibile radiazione solare in spiaggia, come sarebbe il nostro lago senza vele e con l’acqua piatta come accade sovente su altri bacini d’acqua dolce?

Al vento, alla sua importanza per la nostra terra, il nostro turismo, la nostra immagine nel mondo, sarà dedicato tra un anno il primo «Garda Wind Garda», evento voluto da Fierecongressi che per lanciarlo ha scelto la collaborazione con la «Barcolana» di Trieste, altro marchio ormai indissolubilimente legato ad Eolo.

Se per vedere e toccare con mano il nuovo appuntamento - i tempi lunghi dell’organizzazione fanno pensare a qualcosa di davvero importante nel calendario delle iniziative altogardesane - ci vorrà un anno, già in questo fine settimana «Garda Wind Garda» sarà presentato alla stampa nazionale, internazionale, agli operatori economici e turistici con una preview di tre giorni che avrà il suo clou domani mattina, quando alle 9.30 il Palacongressi ospiterà un’anteprima della manifestazione per presentarne contenuti, significati, portata e protagonisti.

«Una sfida di questo tipo - spiega Roberto Pellegrini, presidente di Fierecongressi - necessitava di un test sul campo per comprendere con un anno di anticipo le potenzialità di un simile evento e le forze da mettere in campo per il 2017. Il grande obiettivo per la prima edizione è quello di mettere in rete eventi già esistenti sul Garda Trentino con eccellenze del territorio. Realtà che esistono ma non sono codificate e rappresentano trend turistici e sportivi: unire il meglio, aggiungere una regata dedicata alle barche da crociera presenti sul lago, un momento espositivo e di intrattenimento, e creare un pubblico che sia attratto da un simile evento. La preview è il punto di inizio di questo percorso che dobbiamo compiere in un anno».

La «Barcolana» - intesa come società che detiene i diritti e organizza per conto della Società Velica di Barcola e Grignano di Trieste la «Barcolana», la regata più affollata del mondo con il suo corollario di eventi sportivi, culturali e di esposizione nautica fieristica - sta lavorando al concept dell’evento con Fierecongressi dallo scorso ottobre: «Abbiamo un obiettivo in comune - spiega il presidente della “Barcolana”, Mitja Gialuz - quello di imbrigliare il vento e trasformarlo in una risorsa per il territorio. A Trieste, da 48 anni, la “Barcolana” è sinonimo di vela, divertimento, sport, cultura e incoming, e buona parte di questo successo deriva dalla particolarità del vento di Trieste, la Bora. Con Ora e Peler il Garda Trentino garantisce condizioni eccezionali. Nel 2017 aggiungeremo una regata dedicata agli appassionati di vela, con uno spirito simile a quello che sperimentiamo ogni anno a Trieste».

Domani al Pala ci saranno un po’ di personaggi che del vento ne sanno qualcosa. Matteo Iachino, windsurfer ligure di 22 anni, Maurizio Di Palma, arcinoto base jumper da tremila salti che vive in Busa, Aaron Durogati, parapendiista acrobatico, tra i massimi esperti italiani di parapendio, Paolo Sottocorona, meteorologo, Stefano Rizzi, velista da tre giri del mondo con campagne di Coppa America e vittorie all’Admiral’s Cup, Matchu Lopes Almeida, kitesurfer originario di Capo Verde, un virtuoso del kite, quindi Erik Volpe, anche lui kiter barese di 25 anni, primo al mondiale di freestyle, infine Matteo Dorotini, kiter di appena 14 anni che nel 2015 ha vinto il campionato italiano juniores di Kiteboarding. Con un occhio al prossimo quadriennio olimpico, Matteo è un talento naturale del kitesurf.

Ecco la Top Wind People - così definita dagli organizzatori - che domani ci racconterà così il vento e cosa ci si può fare.

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