Amsa, c'è Linfano nel mirino: basta camping, altro in vista

La società verso una holding con un settore dedicato all'immobiliare

di Roberto Vivaldelli

È un clima decisamente più disteso quello che vive l’Azienda municipale sviluppo Arco (Amsa srl), la società partecipata del comune. Nelle scorse settimane il neo-presidente, l’ex sindaco e assessore Renato Veronesi, era stato al centro di una disputa giuridica per via di una presunta incompatibilità di ruolo; vicenda poi chiusa e rientrata alla luce del parere definitivo dell’Autorità nazionale anticorruzione, che ha poi giudicato pienamente legittima la nomina di Veronesi. Dopo settimane segnate da tensioni e polemiche, l’azienda è ora tornata a operare nel pieno delle sue funzioni. Tante le partite e le sfide delicate da affrontare: dall’area di Linfano a quella di Prabi, dai grandi volumi presenti sul territorio comunale ai campeggi, fino ai rapporti con l’amministrazione comunale e le altre municipalizzate presenti nell’Alto Garda.
Linfano.

Abbiamo fatto il punto della situazione insieme al presidente Renato Veronesi e al vicepresidente Federico Chincarini, partendo proprio dalla «spinosa» questione di Linfano. «Acquisire quei terreni - osserva Veronesi - fu una scelta giusta. Se non fosse andata così, probabilmente avremmo assisto, negli anni, a una parcellizzazione del territorio da parte dei privati e si sarebbe persa la possibilità da parte del pubblico di intervenire. Ora la partita, grazie anche al piano territoriale della comunità di valle, si riapre. Anche perché il vecchio piano attuativo, dopo quindici anni, ha perso la sua forza. Stiamo avendo dei contatti con la comunità e con l’amministrazione per ridefinire quell’area, dal punto di vista urbanistico e di destinazione di quelle aree, dai parcheggi alle piste ciclabili».

«Nel piano territoriale - spiega Chincarini - la comunità di valle (Ptc) aveva inizialmente previsto, al posto del villaggio turistico 4 stelle superior, la realizzazione di un centro ludico-sportivo a tema acqua. Con l’emendamento al Ptc approvato dal consiglio comunale di Arco, abbiamo sostanzialmente chiesto di approfondire questo ragionamento e verificarne la fattibilità, pensando anche ad altre soluzioni. Nel frattempo, il campeggio ha bisogno di un intervento, soffre il peso del tempo. E noi vogliamo puntare a una qualità più alta».

Rapporti con altre società partecipate.

Tra le priorità del nuovo cda di Amsa c’è altresì il consolidamento dei rapporti con le altre partecipate: «Abbiamo incontrato Lido e Fierecongressi - spiega Veronesi - è fondamentale uscire dai propri confini e stabilire un dialogo, creando una rete. Per ora non parliamo di fusioni o strategie particolari, ma cerchiamo di collaborare attivamente».

Area di Prabi.

Altro tema centrale per Amsa è quella inerente l’area di Prabi, dove la società gestisce attualmente il campeggio e la piscina comunale:
«In questo momento - afferma il vicepresidente - ci sono delle criticità relative ai noti problemi idrogeologici dell’area. Stiamo cercando di lavorare in piena sinergia con l’amministrazione, la quale parallelamente ha in progetto la sistemazione della strada di Prabi. L’idea è quella mettere in sicurezza i terreni del «fondo Pincelli», in modo che possano essere fruibili, oltre che pensare a una razionalizzazione degli spazi in tutta l’area. La piscina avrebbe bisogno di manutenzione, ma aspettiamo di capire cosa succederà con l’impianto sovracomunale, un investimento corposo non avrebbe molto senso ora». «Su questo fronte - aggiunge Veronesi - stiamo lavorando per arrivare a migliorare il comfort e i servizi con una riorganizzazione dell’intera area. Oltretutto Prabi è al centro del progetto outdoor sovracomunale coordinato da Ingarda».

Consiglio d’amministrazione.

Veronesi e Chincarini sono inoltre molto soddisfatti del lavoro fatto sinora e dell’affiatamento dei membri del consiglio d’amministrazione: «In questo momento - osserva Chincharini, in riferimento al clima creatosi all’interno del cda e con il comune - c’è un bel clima. Ci aggiorniamo costantemente tra di noi e la sinergia con l’amministrazione è totale, non a caso il vicesindaco Stefano Bresciani è sempre presente alle nostre riunioni». «Era uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale - commenta Veronesi - con la scelta di questo cda si voleva creare piena comunione d’intenti. Amsa comunque è un vero gioiellino, sono poche in Italia le partecipate che presentano un bilancio in attivo come il nostro».

Immobiliare.

Tra i temi in cui «Amsa srl» potrebbe avere un ruolo da assoluta protagonista, c’è quello dei grandi volumi presenti sul territorio. Dalla stazione delle autocorriere all’ex oratorio, l’amministrazione comunale ha più volte tenuto in considerazione la società partecipata. Ragionamenti per ora solo abbozzati e ancora in cantiere, che aprono tuttavia a qualche scenario molto interessante. Come a una modifica sostanziale della forma giuridica della stessa azienda: «Noi abbiamo sempre dato la nostra disponibilità su questo tema - affermano Veronesi e Chincarini - anche pensando a un assetto giuridico diverso e più incline a certe necessità dell’amministrazione comunale, come una holding o a una società in house. Ci sono una serie di progetti su cui abbiamo manifestato le nostre intenzioni, ora si tratta solamente di capire quale sia la volontà politica. Se sarà necessario cambiare, lo faremo, non ci siamo mai nascosti». All’interno del cda si sta ragionando se sia opportuno o meno mantenere questo assetto giuridico: «È un ragionamento che stiamo portando avanti - spiega Veronesi -  cerchiamo di creare le condizioni migliori dal punto di vista societario, per essere più concorrenziali sul mercato. È chiaro che in ogni caso qualsiasi scelta verrà fatta dal sindaco e dalla giunta. Se gestissimo, ad esempio, un campeggio e al contempo la stazione delle autocorriere, dovremmo sicuramente avere un assetto diverso. È una materia molto complessa e in continua evoluzione».

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