Ágnes Heller in municipio a Riva

di Davide Pivetti

«In una bella città si possono avere solo bei pensieri. Io ora sono in questa bella città e vi ringrazio per i miei pensieri».

È la dedica che Ágnes Heller ha lasciato oggi sul libro d’oro degli ospiti illustri del Comune di Riva del Garda, in conclusione della sua visita in municipio, poco prima dell’incontro pubblico all’ex biblioteca di via Damiano Chiesa - in cui la celebre filosofa ha presentato il sul libro «I miei occhi hanno visto» (ed. Il Margine, Trento, 2012), curato da Francesco Comina e Luca Bizzarri - ricevuta dal sindaco Adalberto Mosaner, dalla vice segretaria generale Anna Cattoi e dalla consigliera comunale Maria Flavia Brunelli.

Nata a Budapest nel 1929, oggi considerata la massima filosofa vivente, Ágnes Heller è stata il massimo esponente della «Scuola di Budapest», corrente filosofica del marxismo facente parte del «dissenso dei Paesi dell’Est europeo», prima del crollo definitivo di quei regimi; nota in Occidente come la teorica dei «bisogni radicali» e della rivoluzione della vita quotidiana, Ágnes Heller si è detta contenta di incontrare l’Amministrazione comunale di una città che – ha raccontato durante l’incontro in municipio – sente vicina perché unita da una storia in parte comune.

L’incontro è stato aperto dal sindaco Mosaner che ha raccontato alla filosofa «in pillole» la storia di Riva del Garda. Ágnes Heller ha ascoltato con grande attenzione e ha chiesto parecchie informazioni, in particolare sulla comunità ebrea (come si sa, Ágnes Heller è nata in una famiglia ebrea), proponendo poi alcune riflessioni sull’identità collettiva della Mitteleuropa, a suo giudizio mancante a causa di una storia diversa e divisa dei Paesi che la compongono, in particolare dalla seconda guerra mondiale in poi.


comments powered by Disqus