Questo pomeriggio l’ultimo saluto a Anna Conci, la donna scomparsa e ritrovata morta
La presidente di Anffas Claudia Morelli: «Era stata parte della quotidianità di Casa Serena per quarant'anni, lasciandoci per la meritata pensione solo nel 2003. La sua è una figura che era rimasta nel cuore di tutti coloro che l'avevano conosciuta»
EPILOGO trovata morta in un campo lungo l’Avisio
MADRANO. Sarà celebrato oggi, 9 giugno, nella sua Madrano il funerale di Anna Conci, la settantaquattrenne trovata senza vita venerdì pomeriggio, dopo che non si avevano più sue notizie dal 3 giugno scorso. La cerimonia sarà celebrata nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista alle 16 e sarà preceduta dalla recita del rosario, alle 15.30 sempre in chiesa.
Per quattro giorni i suoi cari, ma anche le tante persone che la conoscevano, hanno sperato che la settantaquattrenne potesse essere ritrovata sana e salva: la sua auto era stata ritrovata nella serata di martedì nei pressi del cimitero di Segonzano, dopo che in mattinata era stata vista per l'ultima volta nei pressi del bar ristorante Alpino a Segonzano.
Le ricerche erano subito scattate, ma si sono concluse nella maniera più tragica, quando il corpo della settantaquattrenne di Madrano era stato scorto da un pescatore, che era sceso nel letto dell'Avisio nei pressi della confluenza con il rio Regnana, non lontano dall'abitato di Piazzo, una delle frazioni di Segonzano.
Vana, dunque, la mobilitazione dei corpi volontari di tutta la Val di Cembra, alternatisi nelle operazioni assieme a Soccorso alpino, Scuola provinciale cani da ricerca, carabinieri e semplici volontari.
La notizia della scomparsa di Anna Conci già venerdì aveva suscitato dolore e commozione non solo a Madrano - dove era nata e cresciuta con i fratelli Gino e Maria - e a Segonzano, paese d'origine del marito Fernando dove la coppia aveva sempre mantenuto e coltivato contatti e amicizie che Anna manteneva vive anche dopo la scomparsa dell'uomo.
Ma anche tra gli operatori, i volontari e gli utenti di Casa Serena, dove Anna Conci aveva lavorato come inserviente, sempre amata e apprezzata da tutti anche per la sua dolcezza.
«Non avevo avuto il piacere di conoscerla personalmente, ma tutti me ne hanno parlato soltanto nel migliore dei modi possibile», ha spiegato la presidente di Anffas Claudia Morelli: «Anna era stata parte della quotidianità di Casa Serena per quarant'anni, lasciandoci per la meritata pensione solo nel 2003. Aveva avuto il tempo di poter lavorare anche nella nostra nuova sede, dopo tanti anni passati nella vecchia struttura. La sua è una figura che era rimasta nel cuore di tutti coloro che l'avevano conosciuta».