Allarme

Lago di Caldonazzo, ventenne rischia di annegare: salvato dagli amici, entrambi bagnini

Momenti di paura per un giovane trentino sulla spiaggetta davanti al Ciolda di Valcanover. L'appello di Marco Salvo (Security srl): necessario prestare la massima attenzione e poi in questo periodo si registrano le prime giornate più calde, ma la temperatura dell'acqua del lago è ancora bassa, il rischio di incorrere in gravi pericoli è molto marcato

SICUREZZA «Al largo con il salvagente e mai da soli»

TRENTO - Era entrato in acqua per recuperare un pallone finito nelle acque del lago di Caldonazzo. Ma per un ventenne trentino, il pomeriggio di sole dell'altro ieri poteva trasformarsi in tragedia. È stato salvato dagli amici, i fratelli Matteo e Andrea Zogno, coetanei entrambi bagnini che durante l'estate lavorano per la Security srl di Marco Salvo, che dopo averlo visto in difficoltà - assistiti da altri ragazzi che erano sulla spiaggetta davanti al Ciolda si sono precipitati in acqua per portarlo a riva.

«È successo tutto molto rapidamente - racconta Matteo Zogno, ventiduenne di Vattaro - il nostro amico, nuotatore esperto, è entrato in acqua per trenta, quaranta metri per recuperare il pallone che nel frattempo stava finendo al largo. Improvvisamente si è messo a gridare, non riusciva più a muovere le gambe. La temperatura dell'acqua gli aveva provocato dei crampi che lo stavano facendo affogare.

Mio fratello e un nostro amico si sono subito precipitati a salvarlo, stava andando sotto. Per portarlo verso riva hanno dovuto faticare parecchio, perché il nostro amico non riusciva davvero a muoversi, tanto che poi anch'io e un altro amico abbiamo dato loro il cambio. Per fortuna una volta al sicuro e fuori dall'acqua il nostro amico si è subito ripreso, ma il rischio corso è stato davvero grande».

A confermarlo è anche Marco Salvo: «Per fortuna del loro amico Matteo e Andrea erano con lui, lavorano con noi da anni e sono preparati. Questa disavventura non può che permetterci di ricordare a tutti come sia necessario prestare la massima attenzione in questo periodo dell'anno. Anche nelle prime giornate più calde, la temperatura dell'acqua del lago è ancora bassa e il rischio di incorrere in gravi pericoli, come accaduto domenica al ragazzo, è molto marcato. Senza dimenticare che i nostri operatori inizieranno a prestare servizio soltanto dalla metà di giugno e i laghi fino ad allora non saranno presidiati da personale addetto al soccorso». Le. Po.

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