Allarme / Scuola

Crolla un controsoffitto al Marie Curie: niente aule fino a fine ottobre, dodici classi verranno spostate

Per fortuna non c’era nessuno, nella notte fra l’1 ed il 2 agosto, ma il sopralluogo evidenzia «diffuse criticità» e consiglia di «estendere l’indagine all’intero complesso scolastico

di Luigi Oss Papot

PERGINE. Nella notte fra l’1 e il 2 agosto, in un’aula al primo piano dell’ala ovest dell’istituto Marie Curie di Pergine, si è verificato un crollo del controsoffitto. Un cedimento che fortunatamente non ha interessato persone, soprattutto perché verificatosi in un periodo in cui non ci sono lezioni. E nonostante i lavori siano partiti ieri, questo comporterà comunque dei disagi (seppur limitati) per l’anno scolastico che sta per iniziare.

Infatti, a seguito del sopralluogo effettuato da funzionari incaricati dell'Agenzia Provinciale per le Opere Pubbliche, è stata disposta la chiusura dell’intera ala ovest del compendio del Marie Curie: «I lavori - spiega la dirigente Tiziana Gulli - sono già iniziati ma non si concluderanno prima di fine ottobre. Ciò vuol dire che dodici classi, per questo periodo, saranno spostate dall’ala interessata ai lavori e sistemate in via provvisoria in altre aule e laboratori, di cui fortunatamente il Marie Curie non è privo, anche al vicino centro Eda».

Dalla determina del dirigente dell’Agenzia Provinciale per le Opere Pubbliche, Mario Monaco, si evince che la spesa presunta (prenotata a bilancio in somma urgenza) per i lavori di sistemazione di tutta l’ala - che comprendono il rifacimento dell’intero controsoffitto, dell’impianto di illuminazione e di rilevazione incendi - ammonta a 244mila euro. «Da una prima analisi tecnica dell’accaduto - si legge ancora nella determina - si è evidenziata una diffusa criticità del sistema di ancoraggi della struttura appesa al supporto in calcestruzzo. Il controsoffitto in esame, realizzato in lastre continue di cartongesso non ispezionabile, risulta inoltre essere gravato da un’ulteriore struttura fonoassorbente realizzata in momenti successivi.

Dato che la situazione riscontrata nell’area oggetto del cedimento potrebbe essere estensibile, per tipologia di realizzazione e, conseguentemente, per grado di esposizione al rischio, almeno a tutta l’ala ovest, piano terra, primo e secondo piano dell’edificio scolastico, si è riconosciuta l’esigenza di provvedere senza indugio alla messa in sicurezza dell’intera ala in oggetto, mediante rimozione completa dell’intera struttura appesa (controsoffitto, pannellatura acustica e corpi illuminanti), nonché alla realizzazione di una esaustiva campagna di indagini sui sistemi di controsoffittatura da estendersi a tutta la restante parte del compendio scolastico».

Cioè, tradotto dal burocratese, a venire giù sono stati i pannelli di cartongesso del controsoffitto, apparentemente senza alcuna causa scatenante (non sono evidenziate infiltrazioni d’acqua), cui erano appesi dei pannelli fonoassorbenti e ovviamente tutti i corpi illuminanti. Lavori che, dopo il sopralluogo, verranno estesi a tutta l’ala ovest dell’istituto proprio per scongiurare che possano verificarsi altri cedimenti.

«Si tratta - prosegue la dirigente Gulli - dell’ala nella quale furono realizzati i primi lavori di sistemazione dell’istituto, a metà degli anni Novanta. I tecnici dopo il sopralluogo hanno quindi preferito metter mano non solo all’aula interessata dal cedimento ma a tutti i piani dell’ala ovest, rifacendo completamente i controsoffitti di tutte le aule. Nel frattempo, durante i lavori, siamo riusciti a contenere al minimo i disagi per gli studenti che inizieranno a frequentare a breve l’istituto».

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