Impianti / Pergine

Piscina di Pergine, costi lievitati del 64 per cento: variante progettuale da 385mila euro

Impianti e tramezze da rifare per le infiltrazioni. La conclusione dei lavori prevista a fine febbraio, data in cui dovrebbero esserci anche gli arredi

di Daniele Ferrari

PERGINE. Serviranno altri 385 mila euro per completare la ristrutturazione della piscina comunale di via Marconi a Pergine, con l'ingente intervento che sale ora ad un costo complessivo di 985 mila euro (di cui 649 mila per lavori).

Le cifre sono contenute in una recente determina della Direzione comunale lavori pubblici e patrimonio con la quale viene approvata la variante progettuale e di spesa, affidata al direttore lavori Remo Valentini funzionario della stessa direzione comunale, che prevede un nuovo finanziamento per l'opera di ben 385 mila euro, pari al 64,1% in più dell'importo iniziale (fissato in 600 mila) per consentire anche l'acquisto di nuovi arredi per spogliatoi ed area ingresso.

Se il progetto esecutivo iniziale, approvato dalla giunta comunale ad inizio novembre 2020, prevedeva un costo dei lavori di risanamento e ristrutturazione della piscina comunale (i cui solai e strutture erano intaccate da umidità ed azione corrosiva del cloro) di 600 mila euro (495 mila euro per lavori a base d'asta), l'opera veniva appaltata a dicembre 2020 dalla Pretti e Scalfi Spa di Tione per un importo di 428 mila euro, affidando ad alcune ditte locali gli interventi relativi agli impianti.

«Dopo la demolizione del pavimento, sino alla scoprimento dello strato impermeabilizzante pre-esistente, si è constatato che le infiltrazioni d'acqua hanno provocato il completo deterioramento delle componenti impiantistiche (comprese le tubazioni di adduzione dell'acqua e dell'impianto antincendio) oltre che dei materiali costituenti le tramezze divisorie del blocco servizi, spogliatoi e deposito - si legge nella determina firmata dal dirigente comunale Luca Paoli - la demolizione delle divisorie esistenti ha comportato la possibilità di ripensare la distribuzione degli spazi interni. Ora l'amministrazione comunale in accordo con la società di gestione dell'impianto natatorio Rari Nantes Valsugana, ha scelto di rinnovare il centro natatorio, rivedendo completamente la distribuzione degli spazi servizi e spogliatoi e finanziando, con specifica variazione di bilancio, anche il rifacimento degli arredi».

Attraverso la nuova variante si prevede di incrementare di 165 mila euro (più Iva) l'affido all'Impresa Pretti e Scalfi Spa di Tione già esecutrice dell'appalto principale per le opere edili, di 11.534 euro il lotto due relativo agli impianti idrico-sanitari e già affidato all'impresa Esigen Srl di Trento, e di 8.116 euro il lotto sugli impianti termici che sarà sempre seguito dall'impresa Hollander Idrotermica Pohl Franco di Levico, ed infine di 8.795 euro (sempre più Iva) gli impianti elettrici già affidati alla ditta Coimp di Baselga.

Le maggiori spese previste saranno fronteggiate con il recupero del ribasso d'asta e con le nuove risorse stanziate dal comune di Pergine in sede di assestamento di bilancio (circa 350 mila euro).

«La conclusione delle nuove lavorazioni e interventi agli impianti è stata fissata per il 28 febbraio, data per la quale riteniamo possano essere completati anche i nuovi arredi - conclude il dirigente Luca Paoli - spetterà poi all'ente gestore Rari Nantes Valsugana valutare e decidere la data di effettiva riapertura dell'impianto alla luce anche dei limiti e delle restrizioni legati all'emergenza sanitaria, dei lavori previsti alla piscina wellness-fitness in acqua e delle effettive richieste di utenti e fruitori del centro natatorio».

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