Pergine / Il caso

L'accoltellamento, lo sfogo della donna: "Ho paura di lui"

Iris Elaine Castro ha affidato a Facebook le sue prime parole dopo il dramma di domenica notte. Ora la giovane potrà lasciare gli arresti domiciliari: il giudice ha disposto il solo obbligo di firma dai carabinieri. Minardi resta in ospedale, non è in pericolo di vita

VIDEOSCHEDA La ricostruzione della vicenda e il luogo dell'accoltellamento

PERGINE. «Non ho paura di finire in prigione. Ho più paura di lui».

Iris Elaine Castro Infante ha affidato a Facebook i suoi pensieri, dopo il dramma di domenica notte.

Ieri mattina la 32enne perginese di origine cubana, che si trovava ai domiciliari, è stata in tribunale per l'udienza di convalida.

Assistita dall'avvocato Gianluca Pinamonti, si è presentata davanti al giudice Enrico Borrelli: l'arresto è stato convalidato e alla donna, che si trovava ai domiciliari, è stata applicata la misura cautelare dell'obbligo di firma presso i carabinieri.

Dunque, in attesa della conclusione delle indagini, la donna potrà riprendere il lavoro e le proprie normali attività.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, è stata lei nella notte fra domenica e lunedì a Pergine a colpire due volte con un coltello da cucina Angelo Minardi, l'uomo che la tormentava da mesi, mentre il marito avrebbe investito la vittima con l'auto (è stato denunciato per lesioni personali stradali).

Minardi, che non è in pericolo di vita, rimane ricoverato al Santa Chiara.

L'uomo, 49enne di origine pugliese, è noto a Pergine ma conosciuto anche a Civezzano e Levico per i suoi gesti estrosi, anche per le minacce con cui spesso apostrofa le persone e per i danneggiamenti alle proprietà private come ai beni pubblici.

La notte in cui è stato aggredito dalla coppia esasperata non avrebbe potuto essere a Pergine, dato che è stato colpito da un divieto di dimora nel comune; inoltre era già stato disposto in suo inserimento in una Rems, una struttura per persone con disturbi psichici che commettono reati.

«Dai da mangiare e ti mordono la mano. Occhio ai lupi vestiti da pecora» si legge ancora sul profilo Facebook di Iris Elaine Castro Infante: lei e il marito avevano offerto un aiuto in passato a Minardi, ma quest'ultimo anziché essere riconoscente ha iniziato ad importunare la donna.

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, la sera dell'aggressione l'aveva seguita in un locale sul lago di Caldonazzo e alle tre di notte si era presentato sotto casa suonando ripetutamente il campanello.

comments powered by Disqus