Alghe nel lago di Serraia, il sindaco propone la sospensione dei pompaggi

di Daniele Ferrari

BASELGA – Continua l’analisi e l’azione coordinata tra servizi provinciali, Università di Trento e comuni di Baselga e Bedollo per arginare il fenomeno di degrado ambientale e proliferazione algale del lago di Serraia. Nuovo incontro nei giorni scorsi per il tavolo tecnico e “cabina di regia”, istituita a fine novembre dalla giunta provinciale e dall’assessore Mario Tonina, che vede la presenza di tutti i servizi provinciali coinvolti sotto il coordinamento del direttore generale del dipartimento territorio ed ambiente Roberto Andreatta e del dirigente dell’Azienda provinciale protezione ambiente (Appa) Enrico Menapace.

Un incontro nel quale il sindaco di Baselga Alessandro Santuari ha illustrato la recente mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale per chiedere la sospensione precauzionale dei pompaggi d’acqua dal bacino di Serraia sino alla definizione del procedimento di valutazione ambientale (Via) per il rinnovo della concessione idroelettrica della centrale di Pozzolago, salvaguardando bacino idrografico pinetano ed operando controlli più puntuali sulle perdite della diga di Piazze e le misurazioni sin qui svolte.

«L’incontro ha messo in luce come il risanamento del lago di Serraia, simbolo ed attrattiva turistica di Piné, passi da più interventi congiunti per evitare l’ingresso di ulteriori nutrienti nel bacino e operando una progressiva eliminazione di quelli accumulatisi per decenni sul fondale – ha spiegato al termine della riunione il sindaco Santuari –. Una situazione complessa che la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento affronterà con uno studio per definire equilibri generali del lago, condizioni idrauliche e la movimentazione dei nutrienti, valutando interventi d’asportazione (prelievo ipolimnico), come già avvenuto nei laghi di Caldonazzo e Varese». Tra gli altri aspetti da valutare, l’effetto del canneto attorno al lago (affidato uno studio all’Università di Parma), il ruolo dell’ossigenatore presente nelle sue acque, e la presenza nelle adiacenze delle rive di rete fognarie, troticoltura e serre dei piccoli frutti, per le quali si sta pensando ad uno spostamento grazie alla variante al Prg di Baselga valutando prospettive occupazionali e alternative sul territorio.

«Confidiamo su un accordo con l’attuale concessionario idroelettrico (DDE) per fermare i pompaggi dal lago di Serraia in attesa di ulteriori misurazioni e di sondare gli effetti sull’intero bacino idrografico – ha concluso Santuari – entro fine marzo il tavolo tecnico tornerà a riunirsi per definire gli interventi puntuali in vista dell’estate. La soluzione del degrado di Serraia è complessa e non è immediata, la rinnovata collaborazione tra giunta e servizi provinciali, Università e comuni pinetani può consentire di trovare una soluzione efficace attraverso degli interventi precisi ed articolati».

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