Oss Emer contro la giunta «Noi lottiamo per Villa Rosa loro aiutano i privati»

Un bilancio preventivo condizionato dai pesanti tagli ai trasferimenti provinciali, dalla ricerca di nuove sinergie e priorità per garantire gli tessi servizi alla comunità perginese, ma anche da un nuovo attacco politico del sindaco Roberto Oss Emer (nella foto con il presidente della Provincia Maurizio Fugatti) all’esecutivo provinciale. Il consiglio comunale di Pergine ha approvato venerdì sera il documento unico di programmazione (Dup) e bilancio preventivo 2020-22, (contrario il gruppo del Patt e astenuti i due consiglieri del Pd), documenti con poche novità in tema di opere pubbliche o somme a disposizione (già illustrate su l’Adige lunedì ndr), ma che hanno evidenziando le diverse posizioni e recenti polemiche nate tra giunta provinciale e comune guidato dal sindaco Oss Emer.
«Abbiamo assistito ad un forte cambiamento sia a livello nazionale (anzi più d’uno) e soprattutto provinciale, che ha portato a scelte molto discutibili - ha esordito il sindaco Oss Emer leggendo la relazione al bilancio (15 cartelle) - un cambiamento radicale che non deve impaurirci ma farci diventare più propositivi, reattivi e battaglieri. Servono delle reali politiche occupazionali a sostegno di giovani e donne (categorie più fragili), e di quanti si trovano senza lavoro a poco alla pensione. Politiche che non significano trasporti gratis agli ultrasettantenni, aprire punti nascita o azzerare i ticket sulle ricette. Le risorse vanno utilizzate per creare occupazione e non per fare campagna elettorale».
Una relazione che ha messo in luce il calo di 70 mila euro nel trasferimento perequativo 2020 (nel 2024 previsti 350 mila euro in meno in parte corrente) e il dimezzamento del budget provinciale per le manutenzioni (a Pergine si passa dagli 850 mila euro agli attuali 400 mila), attaccando alcune decisioni della giunta provinciale.
«Stiamo facendo una battaglia sul destino del nuovo ospedale Villa Rosa che per Pergine e la Valsugana può dare nuovi servizi, incremento occupazionale ed essere volano economico - ha letto il sindaco Oss Emer annunciando una mozione consiliare sul tema - la giunta provinciale ha deciso di estendere ad altre case di cura l’erogazione della riabilitazione d’alta specializzazione (codice 75) e ciò rischia di compromettere in futuro l’intera attività dell’ospedale con gravi ripercussioni sul personale».
Se nel bilancio 2020-22 non aumenterà la pressione fiscale sui cittadini (stesse aliquote Imis, tariffe del ciclo dell’acqua e per utilizzo di sale pubbliche e strutture sportive) sono stati confermati gli investimenti su cultura, sport ed attività economiche e gli stessi contributi ad associazioni, consorzi e parrocchie, rinnovando le convenzioni per l’uso delle sedi associative comunali.
«Non è un bilancio tecnico, la prossima amministrazione non avrà tempo e risorse per fare grandi variazioni, visti i pochi trasferimenti provinciali - ha tenuto a precisare Oss Emer - con molta fatica si sta potando avanti con l’attuale esecutivo il Protocollo d’Intesa sottoscritto con la provincia (amministrazione Rossi) sui grandi spazi e manufatti di proprietà comunale, provinciale e privata».
Se per alcuni immobili sono state individuate le prime soluzioni (parcheggio all’ex-Cedena, nuova proprietà del Castello e del compendio ex San Patrignano a San Vito) resta incerto il futuro del «ex Villa Rosa» (possibile un’offerta privata per un centro riabilitativo infantile) o del complesso ex-Artigianelli. Tante i dubbi sulle future opere pubbliche (in primis le nuove Medie Andreatta). «L’unica certezza è il calo delle risorse nel bilancio provinciale, con qualche incentivo sulle riqualificazioni energetiche - ha concluso Oss Emer - la giunta provinciale ha dovuto ora confrontarsi con la realtà, compiendo un passo indietro sulla fine delle gestioni associate, operando un calo nei trasferimenti, e delle limitazioni a nuove assunzione. Servono scelte attente, prudenti con precise priorità, vogliamo essere propositivi, ottimisti e vedere il bicchiere mezzo pieno».

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