Un lavoratore aggredito alla stazione di Pergine: la Cgil chiede più controlli

Una nuova aggressione ai danni di un lavoratore ieri mattina alla stazione ferroviaria di Pergine viene denunciata dalla Filt Cgil del Trentino.

Vittima dell’episodio di violenza uno degli addetti alle pulizie. «Purtroppo non è il primo caso – spiega Stefano Montani segretario provinciale della Filt Cgil -. Il lavoratore ha già segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine e abbiamo già informato tempestivamente sia la ditta da cui dipende e che ha in appalto il servizio di pulizia, sia Trentino Trasporti e Trenitalia».

«Le stazioni sono ormai luogo di riparo per persone senza fissa dimora che spesso adottano atteggiamenti violenti nei confronti dei lavoratori impegnati nelle pulizie - insiste Montani -. Servono interventi mirati per permettere ai lavoratori di operare in piena sicurezza».

Quello della sicurezza non è l’unico problema per chi si occupa delle pulizie negli spazi delle stazioni. Per impedire il bivacco di persone senza fissa dimora e ridurre in parte i rischi si è deciso di chiudere i bagni.

«I lavoratori - sottolinea il sindacato - sono costretti a lavorare senza acqua, a scoraggiare persone sbandate che usano gli spazi pubblici per i propri bisogni e per dormire; non sempre la loro reazione è pacifica. Oltre al fatto che il personale è costretto a pulire gli escrementi su muri e pavimenti. C’è anche un problema di scarsa illuminazione, alcuni spazi sono totalmente al buio ed è difficile pulire, oltre che sentirsi sicuri. Non si può ignorare questa situazione che si trascina ormai da anni. Serve intervenire con maggiori controlli anche da parte della polizia municipale, in particolare la mattina presto», conclude Montani.

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