Raid di furti in Alta Valsugana Dieci colpi in un mese

di Flavia Pedrini

Agiscono con rapidità, senza rimanere a lungo nelle abitazioni e portano via oggetti di valore o denaro. Sono una decina i colpi messi a segno nell’ultimo mese in una serie di case dell’Alta Valsugana, in particolare tra Pergine e Baselga di Piné. Raid sui quali proseguono serrate le indagini dei carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana, al fine di individuare i responsabili di questi furti, tanto più odiosi perché colpiscono soprattutto le persone più deboli, come gli anziani.

Le modalità con cui i malviventi agiscono sono quasi sempre le stesse: riescono ad entrare nell’abitazione forzando magari la porta, soprattutto nel caso di infissi ormai datati, oppure praticando un foro nella finestra, nel quale poi infilano un filo di ferro per riuscire ad aprire la maniglia. Una volta in casa i ladri si concentrano su denaro o oggetti di valore, tipo argenteria o monili. Un bottino che si può facilmente nascondere. In nessun caso, invece, avrebbero asportato oggetti tecnologici o televisioni, che ovviamente sono più difficili da trasportare. I colpi sono successi soprattutto nelle ore pomeridiane, dunque i malviventi non temono nemmeno di essere visti mentre entrano in azione, ma contano probabilmente sulla rapidità dell’azione: si fermano sicuramente poco in casa, prendono velocemente ori o soldi e poi scappano, allontanandosi probabilmente a piedi. Un bottino che di solito ammonta a qualche centinaio di euro. Ma il valore economico non è tutto: un gioiello, spesso, è connotato da un forte valore affettivo, che rende ancora più dolorosa la perdita del proprio bene. E non si devono scordare i danni arrecati dai ladri quando vengono forzati gli infissi per riuscire ad entrare in casa.

Le abitazioni colpite sono in particolare quelle di anziani, dunque persone più vulnerabili o che si trovano in una zona più isolata del paese. Da subito i carabinieri hanno avviato indagini per fare luce su questa serie di furti e raccogliere elementi utili per risalire agli autori.

L’invito, come sempre, è quello di segnalare eventuali movimenti sospetti, chiamando il numero unico di emergenza 112: in questo modo le pattuglie dell’Arma potranno arrivare subito sul posto. Così come è bene mettere in atto una serie di precauzioni per evitare di lasciare il campo libero ai malviventi, evitando in primis di lasciare porte e finestre aperte.

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